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Sì all’approvazione del piano cave della provincia di AP

Ascoli Piceno | Legambiente: “cave e paesaggio: due interessi contrapposti alla prova della buona pianificazione territoriale. Necessario opporre al potere di ricatto, il diritto ed il rispetto del patrimonio storico-paesaggistico".

PPAE della Provincia di Ascoli Piceno: Legambiente Marche e il circoli Legambiente dell’ascolano ribadiscono la necessità e l’urgenza che in attuazione e conformemente al Piano Regionale di riferimento, la Provincia approvi il programma provinciale delle attività estrattive. 

Un piano cave, quello cui dare esecuzione, i cui punti qualificanti  restano:
      -  un prelievo, previsto dal Piano regionale, determinato sulla base dei prelievi storici dichiarati dalle stesse aziende e dei prevedibili trend evolutivi;
- un’attività estrattiva compatibile con le caratteristiche geologiche dei  suoli, le peculiarità paesaggistiche da tutelare e i  vincoli esistenti legati alla presenza dei parchi.

Approvare subito il Piano Cave servirebbe anche a dare certezze agli operatori interessati di tutta la filiera produttiva, definita un volta per tutte la disponibilità di  prelievo locale.

Legambiente ritiene del tutto incomprensibile e ingiustificata, l’azione dei cavatori che pur vedendosi addirittura aumentata la possibilità di prelievo, continuano a chiedere, in deroga al Piano Regionale, un ulteriore aumento della possibilità di scavo, per di più senza troppi vincoli. Non si capisce quindi  perché gli stessi cavatori si ostinino ad agitare un “inesistente” rischio occupazionale nei confronti delle maestranze.

Quello delle cave è un comparto ad alta produttività e profitti che, anche per questo, non può proclamare insostenibili guerre istituzionali soprattutto  quando , a perdere, sarebbero il territorio ed il paesaggio, un patrimonio comune che la stragrande maggioranza dei cittadini e di tutti i turisti vogliono salvaguardare e tutelare.

Resta la questione, sempre aperta e tutta pregiudiziale, degli inerti, che andrebbero meglio recuperati e riutilizzati, in sostituzione della materia prima scavata, per risparmiarne quindi il consumo.

Unendosi a quanto già espresso da altre associazioni ambientaliste, Legambiente invita l’Amministrazione Provinciale e tutti gli organismi del governo locale competenti, a  continuare nella stessa direzione, approvando il piano cave: una buona pianificazione territoriale che, stabilite le priorità tra le  risorse, sa mediare sugli interessi contrapposti per renderli compatibili con la migliore qualità della vita, dell'ambiente e del  paesaggio.

01/04/2005





        
  



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