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Lettera aperta del presidente Rossi al sindaco di Arquata Aleandro Petrucci

Ascoli Piceno | Rossi: "La vicenda della richiesta di sfruttamento dell’acqua del Pescara a fini commerciali è, nel bene o nel male, di notevole importanza anche perché ne precede molte altre in fase istruttoria".

di Massimo Rossi

Massimo Rossi


Gentilissimo Sindaco,

la tua lettera aperta del 22 Marzo u.s. ha avuto ampia risonanza sulla stampa con immagini e metafore bellicose (“Asini e pecore per la causa dell’acqua”; “Petrucci bacchetta Rossi” ; “braccio di ferro tra Comune di Arquata e l’Amm.ne Provinciale”) che non credo possano favorire una corretta comprensione dello stato delle cose.
 
La vicenda della richiesta di sfruttamento dell’acqua del Pescara a fini commerciali è, nel bene o nel male, di notevole importanza anche perché ne precede molte altre in fase istruttoria; proprio per questo, come Amministrazione Provinciale abbiamo deciso di approfondire adeguatamente la questione e di dare il più ampio spazio al confronto, al dibattito ed alla partecipazione, promuovendo, tra le altre iniziative pubbliche, lo svolgimento, il 10 febbraio scorso ad  Acquasanta Terme, di un Consiglio Provinciale aperto che, credo, entrambi abbiamo potuto apprezzare come un momento “alto” di democrazia. Lo affermo senza retorica e senza infingimenti: gli interventi dei cittadini di Arquata ed Acquasanta, nel corso dell’incontro, mi hanno colpito per l’attaccamento e l’amore per il proprio territorio ed hanno contribuito, in maniera determinante, a rafforzare la convinzione mia personale, condivisa dalla Giunta e dal Consiglio, riguardo alla necessità di assumere la problematica dell’occupazione e dello sviluppo, delle aree montane, come una priorità irrinunciabile.

In tal senso l’Amministrazione Provinciale ha già messo in cantiere progetti concreti, con finanziamenti certi, impegnati o in corso di approvazione, per oltre 5.200.000 euro, con la possibilità di occupare in modo diretto o indiretto oltre 70 persone.

Riguardo alla questione del rilascio della concessione allo sfruttamento dell’acqua dei “Monti Azzurri”, mi rimproveri il fatto che ci troveremmo di fronte ad un procedimento che poteva già essere chiuso da tempo, con l’acquisizione, nella Conferenza dei Servizi, di tutti i pareri richiesti e per la quale la Giunta Provinciale avrebbe dovuto limitarsi ad una semplice ed automatica  presa d’atto.

Non è così ! Stai affermando cose non vere.
Infatti, la conferenza dei servizi con il verbale del 16/09/04 ha concluso l’istruttoria tecnica a cui deve seguire, secondo il regolamento predisposto in sede URPM (unione regionale province marchigiane) ed approvato con atto dell’esecutivo provinciale n.384 del 02/10/2003, una deliberazione di Giunta Provinciale.  Il parere favorevole della Giunta Provinciale costituisce atto indispensabile per la successiva predisposizione della determinazione dirigenziale di rilascio della concessione alla coltivazione di acque minerali. 

Se fosse come tu sostieni,  la conclusione del  procedimento amministrativo per il rilascio della concessione, avrebbe richiesto esclusivamente una determina dirigenziale, anziché, come previsto  dalla normativa, una delibera di Giunta. La deliberazione di Giunta,  invece, implica  un atto discrezionale e responsabile, con la prerogativa dello stesso Organo di richiedere ulteriori eventuali pareri, anche di soggetti che non sono stati coinvolti nella conferenza tecnica, in base ad una propria valutazione ed esame approfondito delle istruttorie pregresse, delle criticità ambientali, nonché della sostenibilità degli interventi. 

Lo stesso regolamento stabilisce inoltre che nell’attesa di tali pareri il procedimento resti sospeso. La Giunta Provinciale, come sai ha ritenuto in questo caso di dover richiedere ulteriori pareri alle Autorità di Bacino Regionale ed Interregionale del Tronto, richiamandosi, espressamente, a documenti ufficiali della CIIP spa (Cicli Integrati Impianti Primari spa) e della stessa Autorità di Bacino regionale, ove viene ravvisato:

 che “nell’ambito del progetto speciale 29/286 concernente – Ravvenamento del fiume Tronto – I lotto- si evidenzia l’esigenza di reperire nuove risorse idriche di emergenza, mediante la realizzazione di un impianto di potabilizzazione ad osmosi inversa, in località Fosso dei Galli, alimentato con acque sotterranee a causa del periodico ritorno di annate di carenza idrica” (documento CIIP spa);

 segnalazione  di “una riduzione della disponibilità idrica nelle sorgenti di circa il 26%” (CIIP spa);

 “riduzione delle precipitazioni del 15% nel territorio regionale e, precisamente, del 30% e 17% nelle località di Arquata e Bolognola” (Autorità di Bacino Regionale ed Interregionale);

 mancanza, a tutt’oggi, della “formalizzazione da parte delle Autorità di Bacino Regionale ed Interregionale del fiume Tronto, dei valori di portata del Deflusso Minimo Vitale, e dei massimi quantitativi idrici prelevabili direttamente dalle sorgenti in funzione della loro portata di magra”  (Autorità di Bacino Regionale ed Interregionale);

 la non ancora avvenuta adozione del  “Piano di Tutela delle Acque che stabilirà, tra le altre cose, gli obiettivi di qualità ambientale e di tutela quantitativa della risorsa idrica per ciascun bacino idrografico della Regione” (Autorità di Bacino Regionale ed Interregionale).      

Di conseguenza, nella piena legittimità amministrativa sono stati sospesi tutti i provvedimenti “relativi al rilascio di concessioni di utilizzazioni delle acque minerali naturali e di sorgente”, compreso quello relativo alla sorgente di Arquata, contestualmente alla richiesta di ulteriori pareri da parte delle Autorità di Bacino Regionale ed Interregionale del fiume Tronto con particolare riguardo:
 agli strumenti di pianificazione in materia di risorse idriche, esistenti e/o in fase di elaborazione e relative finalità e contenuti;
 allo stato di elaborazione di tali Piani ed ai compiti dei vari Enti e soggetti interessati in ordine alla loro stesura;
 ai tempi ipotizzabili per la definizione ed approvazione degli stessi strumenti;
 ai criteri da adottare, sulla base dell’attuale quadro di conoscenze, in relazione ai procedimenti concessori, nella fase di transizione verso la completa pianificazione della materia.

Questo è, per amore di verità, lo stato delle cose.
L’Amministrazione Provinciale non ha quindi assunto atteggiamenti di preclusione verso il rilascio di questa specifica concessione, ma intende responsabilmente, operare una valutazione complessiva e coerente della compatibilità, ambientale e socio-economica, di tutte le richieste relative al rilascio dei permessi di ricerca, coltivazione ed utilizzazione delle acque minerali e termali.  Il Consiglio Provinciale aperto di Acquasanta Terme, nella ricchezza del dibattito che lo ha caratterizzato, con l’approvazione dell’Ordine del Giorno finale, non ha fatto altro che definire e confermare tale percorso.                              

Mi chiedi quanto tempo occorra ancora aspettare (40 giorni ti sembrano tempi troppo lunghi), come se la decisione dipendesse dal mio umore e non sia, invece, legata a modalità e termini di una  procedura amministrativa in corso.

Al momento non posso fare altro che ribadire il percorso già delineato nell’ordine del giorno approvato dal Consiglio Provinciale ad Acquasanta Terme, ovvero la sospensione di tutti i procedimenti relativi al rilascio di concessioni, fino alla definizione, in tempi brevi, da parte delle Autorità di Bacino Regionale ed Interregionale del fiume Tronto, di criteri di salvaguardia, anche transitori, in attesa dell’approvazione degli strumenti regionali di pianificazione delle risorse idriche.

Peraltro, è opportuno riferire che con nota del 16 Marzo scorso il Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino Interregionale del fiume Tronto ci ha confermato formalmente la determinazione di convocare la riunione congiunta dei Comitati Tecnici delle due Autorità di Bacino, da noi richiesta per dare adeguato riscontro ai quesiti posti.

Siamo pertanto in attesa di tale riscontro, dopo di che daremo corso al procedimento in questione.

Posso comunque confermarti che qualsiasi sarà la decisione, essa verrà certamente assunta nel pieno rispetto dei tempi tecnici necessari per l’eventuale perfezionamento della pratica amministrativa e finanziaria in corso.

Cordiali saluti.

01/04/2005





        
  



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