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Firmata una convenzione tra la Provincia e le associazioni agricole

| Necessaria per per il taglio-erba lungo le strade montane del territorio maceratese.

E’ stata firmata stamattina la convenzione fra la Provincia di Macerata e le associazioni agricole provinciali, volta a consentire agli imprenditori agricoli, operanti nelle zone montane, di partecipare – anche loro – agli appalti dei lavori di taglio-erba lungo le strade provinciali dell’entroterra maceratese.

E’ stato il presidente Giulio Silenzi a firmare la convenzione per conto della Provincia, presente al suo fianco l’assessore all’Agricoltura, Luigi Carlocchia. All’accordo hanno aderito l’associazione Coldiretti, la Confederazione italiana agricoltori (Cia), l’Unione provinciale agricoltori (Upa), la Cooperativa agricoltori (Copagri) e l’Apimai, i cui rappresentanti hanno contestualmente siglato il protocollo d’intesa.

L’atto sottoscritto dalle parti prevede che alle gare d’appalto, fin da quest’anno, possano concorrere gli imprenditori agricoli iscritti al registro delle imprese, le società agricole e i consorzi costituiti da imprenditori agricoli; dovranno però dare garanzie in fatto di manodopera e di attrezzature idonee all’esecuzione dei lavori. Saranno le stesse associazioni di categoria a fornire alla Provincia l’elenco dei soggetti in possesso dei requisiti richiesti e residenti nel territorio montano.

Lo scopo di tale accordo è stato sottolineato dallo stesso assessore provinciale Luigi Carlocchia: “Il servizio di pulizia dei margini stradali, in collina e in montagna, è necessario per garantire sicurezza alla circolazione veicolare – dice – e le operazioni di taglio-erba possono essere compiute anche dall’agricoltore che è il primo ‘custode’ del territorio e dell’ambiente in cui opera. L’iniziativa vuol essere quindi un modo per valorizzare la multifunzionalità dell’impresa agricola e, al tempo stesso, cerca di andare incontro alle esigenze di reddito dei coltivatori diretti, i quali si vedono costretti – troppo spesso – ad abbandonare i terreni perché l’attività agricola nelle aree montane risulta assai poco remunerativa”.

14/04/2005





        
  



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