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Continuano i lavori del parlamento europeo

| STRASBURGO - Riuniti in seduta plenaria nella sede del parlamento di Strasburgo, gli europarlamentari sono alle prese con i vari punti all'ordine del giorno.

di Maria Teresa Antonelli

 L'inizio dei lavori è stato preceduto dall'omaggio alla memoria di Giovanni Paolo II che "lascia dietro di sé una grande eredità nei confronti dell'umanità col suo messaggio di pace, amore e libertà". E' quanto ha dichiarato il Presidente Josep Borrell che, assieme al Vicepresidente Jacek SARYUSZ-WOLSKI e a José Manuel BARROSO, faceva parte della delegazione europea recatesi a Roma per i funerali.
Circa 45 milioni di euro falsi nel 2004

Preoccupati dal crescente interesse dimostrato dalle organizzazioni criminali per la falsificazione delle banconote in euro, sei Stati membri - tra cui l'Italia - hanno proposto un'iniziativa volta ad attribuire ad Europol il ruolo di ufficio centrale comunitario per la lotta alla contraffazione. Il Parlamento, pur condividendo tale preoccupazione, ritiene tuttavia che la sola Europol, ad oggi, non possa assumersi tale responsabilità e chiede un rafforzamento della cooperazione tra gli Stati membri.

In base ai dati raccolti dal Sistema di monitoraggio dei falsi (un archivio elettronico che registra le informazioni tecniche, statistiche e geografiche riguardanti la contraffazione dell'euro e a cui accedono le banche centrali e le autorità competenti), nel 2004 la Banca centrale europea ha ritirato dalla circolazione banconote in euro per un valore di € 44.801.510.

Trasporto su strada: tachigrafi obbligatori dal 2006
In seconda lettura della procedura di codecisione, il Parlamento ha adottato due relazioni di Helmuth MARKOV (GUE/NGL, DE) riguardo al rafforzamento della legislazione sociale e all'armonizzazione delle procedure di controllo nel settore dei trasporti su strada, che divergono in diversi punti essenziali dalla posizione comune del Consiglio. E' quindi probabile che dovrà ora avviarsi la procedura di "conciliazione". I principali temi controversi riguardano, in particolare, i tempi di riposo e di guida, le sanzioni da prevedere in caso di infrazioni a queste nuove norme, nonché i controlli su strada..

Per quanto riguarda la data per l'introduzione obbligatoria dei tachigrafi digitali, non è stata accolta la proposta dell'Esecutivo di fissarla per il mese di agosto 2005. I deputati, infatti, ritengono sia più realista applicarla a "tutti i veicoli fabbricati dopo il 5 agosto 2006" e a "tutti i veicoli immessi in circolazione per la prima volta" dopo il 5 agosto 2007. Questo periodo transitorio, a loro parere, è necessario per consentire l'adattamento dei veicoli già fabbricati ma non ancora immessi in circolazione.

In merito alla definizione di "periodo di riposo quotidiano minimo" per i conducenti, i deputati ritengono che questo debba essere inteso come un periodo ininterrotto di riposo di almeno 12 ore, mentre il Consiglio ne proponeva 11. Un totale di 45 minuti di pausa dovrebbe essere preso durante, o immediatamente dopo, ogni periodo di guida di quattro ore e mezza.

Il Parlamento introduce inoltre la definizione di "periodo di guida" per i conducenti: "la durata dell'attività nel corso della quale, in base al tachigrafo, un conducente esercita un controllo su un veicolo e partecipa attivamente al traffico, e il tempo impiegato dal conducente per recarsi al luogo di attività ovvero al veicolo quando ciò avvenga con un veicolo guidato dal conducente stesso e il tragitto percorso sia superiore ai 100 km". 

Questa precisazione introdotta dai deputati, in particolare, impedisce, per esempio, che un conducente si rechi ad un punto d'incontro lontano 600 km con un'autovettura, salga poi su un autobus e ritorni indietro con lo stesso per altri 600 km senza interruzioni sufficienti, attenendosi formalmente ai periodi di guida e di riposo, che verrebbero però in realtà elusi.
Il Parlamento è anche favorevole alla definizione di una gamma comune di infrazioni, che deve essere proposta dalla Commissione,suddivise in categorie in funzione della gravità.

Incoraggiare il trasporto marittimo a corto raggio
Con 589 voti favorevoli, 7 contrari e 13 astensioni, il Parlamento ha adottato la relazione di Robert NAVARRO (PSE, FR) che chiede di promuovere il trasporto marittimo a corto raggio (TMCR) in quanto mezzo più affidabile e, in tale ambito, di "incoraggiare il trasferimento modale dal trasporto stradale al trasporto marittimo a corto raggio". Per i deputati, è altresì importante migliorare i collegamenti con le zone periferiche ed insulari che dipendono dal trasporto marittimo, nonché tra le regioni separate da barriere naturali.

Ambiente più protetto con le automobili riciclabili
La Plenaria ha adottato, in prima lettura della procedura di codecisione, la relazione di Holger KRAHMER (ALDE/ADLE, DE) sulla proposta di direttiva relativa all'omologazione degli autoveicoli per quanto riguarda la loro riutilizzabilità, riciclabilità e recuperabilità con il fine ultimo di proteggere l'ambiente e la salute umana. In particolare, i nuovi veicoli da omologare e già omologati dovranno essere progettati e costruiti per essere riutilizzabili e/o riciclabili fino all'85% della massa e riutilizzabili e/o recuperabili fino al 95% della massa.

Ai fini della demolizione, i costruttori saranno tenuti ad elencare le singole componenti e i processi raccomandati per il loro trattamento.
La nuova direttiva non si applicherà a veicoli ad uso speciale destinati a svolgere funzioni particolari come i camper, le ambulanze, i veicoli blindati o i carri funebri, poiché al momento della progettazione il costruttore non sa che tipo di carrozzeria esso riceverà. Vi sono poi diversi componenti - come gli airbag o le cinture di sicurezza - che non potranno essere riutilizzati per la costruzione di nuovi veicoli.

In un primo tempo, gli obiettivi indicati dovranno essere raggiunti entro il 1° gennaio 2006. Poi, a partire da gennaio 2015, con la seconda fase, verranno fissati obiettivi più ambiziosi.

Più rispetto dell'ambiente con l'ecodesign degli elettrodomestici
Maggiore attenzione al miglioramento dell'efficienza energetica, sostegno alle PMI e alle microimprese, nonché migliore informazione dei consumatori. E' quanto raccomanda il Parlamento con l'adozione della relazione di Frédérique RIES (ALDE/ADLE, BE) sulla posizione comune del Consiglio in merito alla proposta di direttiva riguardante la progettazione ecocompatibile degli elettrodomestici.

Apparentemente inoffensivi, i computer, le lavastoviglie, gli aspirapolvere, le semplici lampadine e gli altri elettrodomestici, producono il 40% delle emissioni di CO2 nell'atmosfera e assorbono il 30% dell'energia primaria consumata in Europa. L'obiettivo della direttiva è di agire sin dallo stadio della progettazione per migliorare l'efficienza energetica di quest'ampia gamma di prodotti col fine ultimo di salvaguardare l'ambiente. Solo i veicoli a motore non entrano nel suo campo d'applicazione in quanto sono soggetti a una normativa specifica. Il compromesso raggiunto tra Parlamento e Consiglio consente ora alla Commissione di preparare le pertinenti e concrete misure d'esecuzione.

Anche i consumatori saranno implicati. Le misure di esecuzione specifiche dovranno infatti determinare quali informazioni dovranno essere comunicate loro dai fabbricanti riguardo al profilo ecologico dei prodotti e ai vantaggi della progettazione ecocompatibile.  I consumatori, infine, dovranno essere informati sul ruolo che possono svolgere in materia di uso sostenibile del prodotto acquistano.

La cultura non è una semplice merce
A seguito del dibattito aperto dall'interrogazione orale di Nikolaos SIFUNAKIS (PSE, EL), la Plenaria ha adottato una risoluzione con la quale ricorda, innanzitutto, che la Convenzione UNESCO sulla diversità culturale deve essere "uno strumento di cooperazione internazionale a favore dello sviluppo culturale". Essa deve inoltre tentare di raccogliere le sfide che la globalizzazione e la politica commerciale pongono alla diversità culturale. I deputati, pur accogliendo favorevolmente il processo teso ad istituire uno strumento normativo vincolante in tale materia, ammoniscono che i servizi e i prodotti culturali "non possono essere assimilati a semplici merci" e chiedono che gli Stati mantengano una certa libertà d'azione in questo campo.
Ricerca europea più competitiva con gli scienziati stranieri

Il Parlamento ha adottato la relazione di Vincent PEILLON (PSE, FR) che sostiene la creazione di visti speciali volti ad attrarre nell'Unione europea ricercatori e scienziati dei paesi terzi ma chiede l'introduzione di misure per agevolare il ricongiungimento dei loro familiari e per accedere ai sistemi di sicurezza sociale. Lo scopo è di contribuire così alla realizzazione degli obiettivi - definiti a Lisbona e a Barcellona - di fare dell'Europa un'economia basata sulla conoscenza più competitiva a livello mondiale entro il 2010 e destinare il 3% del PIL nazionale agli investimenti nel campo della ricerca. Per riuscire in tale intento, entro tale data l'Unione dovrebbe poter contare su 700.000 ricercatori, ossia più di quanto è attualmente disponibile nel "serbatoio" europeo.
 
Il Bilancio 2006 deve riflettere gli obiettivi di Lisbona
Mentre il Parlamento europeo ha approvato, con larga maggioranza, la Relazione dell'on. Gianni PITTELLA sugli orientamenti generali del Bilancio UE per il 2006, il dibattito sulle prossime Prospettive Finanziarie (PF) 2007-2013 entra nel vivo e si apre ora all'interno dei gruppi politici
 e delle delegazioni nazionali, il dibattito per emendare il testo. 

Più finanziamenti e politiche UE in linea con gli Obiettivi del Millennio
Più finanziamenti, riduzione del debito, istruzione, vaccinazione, lotta alla malaria e all'AIDS, miglior accesso ai medicinali, nonché uso intelligente delle risorse naturali. Sono questi i mezzi suggeriti dal Parlamento per realizzare gli Obiettivi del Millennio per lo sviluppo. Adottata dalla Plenaria con 539 voti favorevoli, 52 contrari e 19 astensioni, la relazione d'iniziativa di Glenys KINNOCK (PSE, UK) invita l'Unione europea ad avviare un'iniziativa concreta contro la povertà adottando un approccio coerente tra le sue politiche in materia commerciale, di cooperazione allo sviluppo e agricola comune, "per impedire conseguenze negative dirette o indirette sull'economia dei paesi in via di sviluppo".

Lampedusa: occorre una politica europea su immigrazione e asilo
Con un solo voto di scarto - 51 favorevoli e 50 contrari - il Parlamento ha adottato una risoluzione comune dei gruppi PSE, ALDE, Verdi/ALE e GUE/NGL che invita le autorità italiane e tutti gli Stati membri "ad astenersi dall'effettuare espulsioni collettive di richiedenti asilo e di migranti irregolari verso la Libia o altri paesi", nonché ad assicurare l'esame individuale delle domande di asilo e il rispetto del principio di non espulsione. Preoccupati per quanto avvenuto a Lampedusa, i deputati ricordano la necessità di una politica comunitaria sull'immigrazione.

Standard comuni per la giustizia penale europea
Con 523 voti favorevoli, 68 contrari e 13 astensioni, il Parlamento ha adottato la relazione di Kathalijne Maria BUITENWEG (Verdi/ALE, NL) volta a migliorare gli standard della giustizia penale negli Stati membri. Approvando questa relazione secondo la procedura di consultazione, i deputati appoggiano il progetto di decisione sulle garanzie procedurali a favore di indagati e imputati identificando cinque punti per l'applicazione di standard comuni volti a proteggere i diritti degli imputati.

 Romania e Bulgaria: via libera condizionato all'adesione
Il Parlamento, a maggioranza schiacciante, ha concesso il "parere conforme" all'adesione di Romania e Bulgaria all'Unione europea e, all'ultimo momento, ha convinto il Consiglio a rispettare i suoi diritti riguardo ai finanziamenti da stanziare per questi due paesi fino al 2009, i cui importi erano stati inseriti nei trattati d'adesione. I deputati, inoltre, avevano già ottenuto l'impegno di Commissione e Consiglio di prendere in debita considerazione la posizione del Parlamento sulla possibilità di ritardare di un anno le adesioni qualora i due paesi candidati non si attenessero alle riforme concordate (clausole di salvaguardia). Ciò era considerato particolarmente importante dall'Assemblea in quanto l'adesione è prevista dopo 20 mesi dal parere conforme.

15/04/2005





        
  



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