Analisi del voto
Fermo | La replica di Luigi Montanini al sindaco Di Ruscio
di Stefania Ceteroni
In un comunicato stampa il segretario dell'Unione Comunale di Fermo dei DS, Luigi Montanini, replica a recenti dichiarazioni del sindaco, Saturnino Di Ruscio.
"Dallanalisi del sindaco - si legge nel comunicato - traspare una malcelata preoccupazione il quale, alla luce dei risultati elettorali (lanno scorso le provinciali, questanno le regionali), comincia, ovviamente, a manifestare segni di incertezza anche riguardo il lentità del consenso che la sua amministrazione riscuote nella città. Il tentativo di smarcarsi e di prendere le distanze dai partiti politici che lo appoggiano, spostando lattenzione sulla forza della lista civica e sulla sua persona, risente di questo stato di inquietudine che lo pervade e, mi si permetta, la cosa appare piuttosto curiosa se consideriamo che Di Ruscio, che vuole apparire fuori partito, è membro autorevole di Forza Italia.
Di quanto affermato dal sindaco Di Ruscio, condivido soltanto che non si possono paragonare tra loro i risultati delle elezioni regionali con le comunali. Però, sono meno daccordo sulle motivazioni che avrebbero portato alla sconfitta del centrodestra: non si è trattato, come dice Di Ruscio, di un voto di protesta contro la situazione in generale ma è stato, invece, un voto contro il Governo di centrodestra, che evidentemente non riscuote più il consenso del 2001, e che viene ritenuto diretto responsabile della situazione di difficoltà in cui versa il Paese. E soprattutto è stato un voto a favore della coalizione dellUnione di centrosinistra, ritenuta dagli elettori, rispetto a quella di centrodestra, più affidabile e più capace.
Lanalisi del sindaco poi si sposta sulloperato dellamministrazione comunale in questi quattro anni. Appunto quattro anni che non consentono al centrodestra di presentare un bilancio soddisfacente. Tuttavia, il sindaco apre di fatto la campagna elettorale con un lungo intervento di propaganda personale farcito di richiami populistici e demagogici. La verità è che se togliamo le opere e le realizzazioni già iniziate o finanziate dalle precedenti amministrazioni, a questa giunta resta ben poco, di proprio, da propagandare.
Ricordo ancora il primo bilancio di previsione di questa Giunta: un autentico libro dei sogni che veniva giustificato come proiezione delle legittime ambizioni di questa città. Ebbene ormai possiamo dire che è rimasto una chimera. Quei 100 miliardi di investimenti non sono stati messi in campo né nel primo anno ma neanche nel corso degli altri tre che sono seguiti.
A Lido Tre Archi le opere di miglioramento erano già state avviate dalle precedenti amministrazioni. La giunta Di Ruscio doveva ed ha, come naturale, continuato tale azione. Per esempio, la strada di collegamento Casabianca San Tommaso era stata già appaltata quando questa amministrazione è entrata in carica. Per esempio, voglio ricordare che il progetto dellarea verde della ex R6 non sarebbe passato in consiglio comunale senza i voti decisivi dei consiglieri dopposizione.
Risibile poi mi è parso il riferimento alla presunta capacità di questa giunta di rendere protagonisti i cittadini dei quartieri: una giunta che ha praticamente ignorato la presenza dei consigli di circoscrizione istituiti proprio per avvicinare i cittadini alle scelte del palazzo. Quali sarebbero poi i progetti innovativi avviati nei quartieri? Forse, la ventilata idea di edificare migliaia di metri cubi a San Michele in compenso di qualche campetto di bocce o di qualche striscia di prato può essere spacciato quale progetto innovativo? Quanti cittadini, per esempio, sono daccordo che venga realizzata larea artigianale Alberelli, in quel sito a chiara vocazione agricola e paesaggistica?
Riguardo listituzione della nuova Provincia, constato che anche Di Ruscio cade nellerrore, patetico, di ostentare ancora tale importante riconoscimento e di ascriverne il merito al solo centrodestra. Ritengo che questo suoni anche come un insulto agli altri sindaci, di ogni colore politico, che si sono adoperati in tal senso. Uno strano modo di intendere i rapporti istituzionali, quello del sindaco Di Ruscio, sempre in contrasto ed in polemica con gli altri enti. Noi, invece, abbiamo sempre dato atto che il merito appartiene ai tanti che in tanti anni, fin dal 1989, hanno lavorato, ai vari livelli, per giungere a questo straordinario successo che premia lintero territorio fermano e non solo la città di Fermo".
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16/04/2005
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