Proseguono gli appuntamenti di PrimaveraJazz
Sant'Elpidio a Mare | Il prossimo appuntamento in programma è con Patrizia Conte
E stato un ottimo inizio per il SantElpidio Jazz Festival nella rassegna PrimaveraJazz, il concerto solitario "Sozinho " di Irio De Paula, il grande virtuoso della chitarra acustica che ormai da trentanni ha deciso di " suonare " il suo universo carioca ( Samba & Saudade ) nella nostra bella Italia, deliziandoci, concerto dopo concerto, disco dopo disco, con lestrema poeticità della sua musica, con il suo trascendentale senso ritmico, persino con il suo canto, veramente raro, di cui ha dato prova nel suo recital al Teatro Cicconi, registrato per una pubblicazione discografica da parte della Label maceratese, Philology.
La proverbiale leggerezza del tocco, la sua capacità improvvisativa, mutuata da continue frequentazioni jazzistiche (Grossman, Shepp, Woods, Konitz, DAndrea, Basso, ecc.) ha letteralmente incantato il folto pubblico presente, ben disponendolo al secondo appuntamento della rassegna, mercoledì 20 aprile, con la straordinaria jazz vocalist Patrizia Conte che dedicherà il suo entusiasmante concerto "Aretha, mon Amour " alla regina del soul, Aretha Franklin.
Patrizia Conte nasce a Taranto dove studia e completa la sua formazione musicale diplomandosi presso il Liceo Musicale della città. Nel 1991 si trasferisce a Milano ed inizia la sua carriera jazzistica esibendosi nei locali storici del capoluogo lombardo.
Ha avuto lopportunità di collaborare con i musicisti italiani e stranieri di grande spessore musicale quali: Lee Konitz, Cedar Walton, Billy Higgins, Mark Murphy, Jimmy Owens, Bobby Durham, Massimo Moriconi, Arrigo Cappelletti, Guido Manusardi, Bobby Watson. Da anni collabora con Tullio De Piscopo esibendosi in tutte le sue tournèe e con la Jazz Studio Orchestra.
Nel corso dei lunghi anni di carriera la sua ricerca introspettiva e musicale non ha conosciuto soste; trovare nuove vie, con le più diverse espressioni vocali, ha significato conseguire ulteriori capacità sia tecniche che interpretative.
Tutto il lavoro profuso in questa direzione le consente di regalarci uninterpretazione personalizzata degli standards jazzistici più famosi in uno stile inconfondibile, pieno di tensione, che si enfatizza maggiormente nei concerti dal vivo dove il suo spessore umano e professionale trova la sua massima espressione.
Ad alcuni recensori ricorda il soul di Aretha Franklin, ad altri la grinta di Dee Dee Bridgewater: dotata di splendide qualità vocali e di feeling nero, di una personalità che si flette da prorompente aggressività a dolci tenuità, Patrizia Conte ha saputo assimilare le qualità delle leggendarie vocalist, adeguandole con grande professionalità alle diverse situazioni esecutive: in teatro, con big bands o nei jazz club accompagnata da trio o quartetto.
Certe sfumature, alcuni preziosismi, unaccurata scelta dei programmi comprendenti brani di risaputa difficoltà interpretativa, eseguiti finora solo dalle grandi star del jazz e riproposti in soluzioni molto originali, cancellano ogni dubbio sulle doti di Patrizia Conte che in ogni concerto sa sempre regalare momenti magici.
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19/04/2005
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