L'evoluzione degli incidenti nel fine settimana
| FORLI' - I weekend rimangono ad alto rischio, con il 50% delle vittime degli incidenti notturni. 723 i morti, il 12 % del totale.Si segnala però un calo tendenziale. Asaps e Sicurstrada distribuiscono l'opuscolo "Non bere più del tuo motore".
Si sente spesso parlare di stragi del sabato sera con un concetto esteso agli incidenti delle notti del fine settimana in genere.
Ma quali sono i reali numeri della sinistrosità delle notti del fine settimana?
Risponde all'interrogativo un'inchiesta che sarà pubblicata sul prossimo numero de il Centauro, organo ufficiale dell'Asaps.
E' stata a questo scopo "scandagliata" l'incidentalità delle notti del sabato dalle 24 alle 07 del mattino e nello stesso orario della domenica del 2003, ultimo anno con dati ufficiali disponibili.
Nella fascia notturna di 7 ore dei due giorni del fine settimana nelle sole strade extraurbane si sono contati 4.285 incidenti su un totale di 9.042, pari al 47,38% dell'intera settimana.
Nelle due notti che dovremmo definire "orribili", si contano ben 457 morti, pari al 50,77% dei 900 totali. 221 il sabato pari al 24,55% e 236 la domenica pari al 26,22%. Si segnala però un calo del 3% rispetto ai 471 morti delle stesse notti del 2002.
Ognuna delle 2 notti in pratica fa contare un quarto delle vittime totali notturne.
I feriti nelle stesse notti, sempre limitatamente alle strade extraurbane, sono stati 7.768 su 14.863 pari al 52,26% del totale.
3.067 il sabato, 20,63% e 4.701 la domenica 31.62%. In sostanza, nella sola notte fra il sabato e la domenica si conta un terzo dei feriti di tutte le notti della settimana.
Nel 2002 sulle strade extraurbane nelle notti del sabato e della domenica, si contarono rispettivamente 199 e 272 morti, pari al 50,86% del totale.
Migliora l'andamento degli incidenti del fine settimana nelle strade urbane.
Dalle 24 alle 07 del sabato e della domenica si sono registrati 8.037 incidenti su 18.280 totali nelle notti di tutta la settimana, pari al 43,96%.
I morti sono stati 266 su 558 totali, pari al 47,67% ed esattamente 118 il sabato, 21,14% e 148 la domenica, 26,52%.
I feriti, nelle stesse notti, sono stati 13.310 sul totale di 27.775, pari al 47,92%.
Più esattamente 5.590 il sabato, 20,12%, e 7.720 la domenica, pari al 27,79%.
Il calo delle vittime nelle notti del fine settimana sulle strade urbane è netto, con un decremento del 25,7% rispetto ai 751 del 2002.
Rimane un dato saliente: nelle due sole notti del fine settimana si sono contati ben 723 morti, pari al 12% delle 6.015 vittime della strada di tutto l'anno. Tante! Per altro si tratta in questo caso di una netta maggioranza di giovani sotto i 30 anni.
Con la stessa media nelle rimanenti ore della settimana si arriverebbe quasi a 9.000 morti sulle strade.
Se si tiene conto anche che sono notti con uno scarso traffico di veicoli industriali è ancora più evidente il tasso di rischio.
E' quindi chiaro che alcol e stanchezza giocano la maggior parte della loro mortale partita proprio in quelle due notti, in quelle 14 ore, per questo serve un incremento di controlli specifici e severi, con una normativa più incisiva che sostenga l'azione delle forze dell'ordine.
Il pericolo dell'alcol alla guida è un aspetto ancora sottostimato nel nostro Paese, il dibattito di questi giorni sulle campagne informative ministeriali, evidenzia lo scontro fra tutela di interessi economici e tutela della sicurezza.
Gli incidenti del fine settimana denunciano ancora la gravità e la portata del rischio alcol.
Per questo Asaps e Sicurstrada hanno dato alle stampe l'opuscolo "Non bere più del tuo motore", nella sua terza e aggiornata versione, col quale intendono portare un contributo di conoscenza sul tema del consumo di alcolici e dei connessi tragici aspetti collegati in particolare alla guida di veicoli e sulle norme che regolano la materia.
L'opuscolo, stampato in alcune decine di migliaia di copie, viene presentato oggi a Forlì e sarà distribuito alle scuole superiori che ne faranno richiesta.
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20/04/2005
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