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Berlusconi si dimette. Plaudono An e UDC, tiepida la Lega

| ROMA - "Rilanciamo la nostra azione aggiornando il programma, accrescendo i nostri sforzi per difendere il potere d'acquisto per le famiglie e sostenere le nostre imprese".

di Alberto Premici

Poco fa, nel tanto atteso discorso a Palazzo Madama, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha annunciato l'intenzione di rassegnare le sue dimissioni da premier.

Tra poco si recherà al Quirinale dal presidente Ciampi. Tutta la Casa delle Libertà ha applaudito la decisione del premier che ha dichiarato: "Stavolta niente sorprese, oggi mi dimetto e vado dal capo dello Stato".

Durante il discorso al Senato Berlusconi ha motivato così la sua scelta: "Per rilanciare la nostra azione la mia intenzione e' aggiornare il nostro programma, accrescendo i nostri sforzi per difendere il potere d'acquisto per le famiglie, per sostenere le nostre imprese, per imprimere un rinnovato e deciso sviluppo al nostro Sud.

Per questo intendo rafforzare la compagine del governo. Agli amici della maggioranza chiedo di aver fiducia in noi stessi, in voi stessi, nei nostri valori perche' con la nostra fiducia abbiamo affrontato pagine importanti del passato e sono certo ne scriveremo molte altre. Ora non mi posso sottrarre al passaggio di una normale crisi di governo".

Sul futuro della coalizione di governo poi Berlusconi ha aggiunto: "Occorre dare nuova coesione ai partiti della Cdl per andare avanti con il nuovo governo trasformando anche la nostra alleanza di oggi. Occorre fiducia, in noi stessi, nella nostra storia, nel nostro futuro. Abbiamo scritto insieme pagine importanti e sono sicuro - aggiunge Berlusconi - che insieme ne scriveremo ancora".

Sullo scottante tema delle riforme costituzionali il premier non ha dubbi:"Le riforme costituzionali andranno avanti. La riforma costituzionale del nostro governo adeguera' le nostre istituzionali alle moderne democrazie europee''.

20/04/2005





        
  



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