L’Assessore alla Cultura e Vice Sindaco del comune di Ascoli Piceno Andrea Maria Antonini su indirizzo della giunta, sollecitata precedentemente dalla Tesoreria comunale, redige il regolamento per la concessione degli immobili per uso privato da parte delle associazioni cittadine.

 

L’amministrazione comunale cerca di ottimizzare le spese di gestione del patrimonio immobiliare viste le esigue condizioni delle casse municipali.

 

Per quanto riguarda l’assessorato alla cultura le strutture interessate alla proposta di regolamento sono: il Palazzo dei Capitani, la Chiesa di Sant’Andrea, il Chiostro di Sant’Agostino e il Teatro Ventidio Basso.

 

Quest’ultimo è un monumento storico culturale la cui manutenzione è molto costosa. Generalmente il teatro viene chiuso nel mese di Agosto per gli interventi di manutenzione ed è noto che gli artisti di fama nazionale e internazionale che giungono ad Ascoli, non si sono mai lamentati della condizione dei camerini, della sala di ballo, della sala posa e di tutti gi altri locali che servono alle compagnie di teatro, di danza e di musica per preparare lo spettacolo.

 

È da aggiungere che oltre alle spese di manutenzione ci sono le spese di gestione come la luce, il riscaldamento e la pulizia degli innumerevoli locali. L’assessore ribadisce che vuole garantire le qualità della struttura e delle iniziative e si impegna a tutelare le associazioni culturali della città di Ascoli Piceno.

 

Comunque saranno dati gli spazi gratuitamente solo alle iniziative che l’amministrazione valuterà di interesse cittadino.

 

Le scuole di danza, per esempio, se vogliono fare il saggio di fine anno al  Teatro Ventidio Basso, dovranno affittarlo pagando, a meno che le associazioni non propongono una serata particolare, che dovrà ogni modo essere vagliata direttamente dalla giunta comunale.

 

Il Vice Sindaco offre per le manifestazioni culturali (danza, musica e teatro) la Piazza del Popolo e in questo caso l’amministrazione pagherà le spese della luce e del palco, dato che l’iniziativa si rivela un momento culturale cittadino.

 

Quella di Antonini è solo una proposta che sarà vagliata dalla giunta entro il 31 di maggio quando andrà in consiglio la discussione e approvazione del bilancio comunale.

 

Mentre prima le associazioni pagavano solo le spese dei Vigili del Fuoco e le maschere del teatro, se la proposta è accetta, affittare il Teatro Ventidio Basso consterà 2 mila euro al giorno più iva con precedente esborso della caparra di mille euro. Per le prove e il montaggio del palco mille euro al giorno.

 

Per il Fuaier cinquescento euro al giorno più iva e per gli Stage cinquecento euro al giorno più iva. Per quest’ultimi superati i due giorni il prezzo rimane fisso a mille euro più iva.