A Roma mostre da urlo
| ROMA - Munch ed i capolavori del Guggenheim.
di Laura Ripani
Primavera d'arte a Roma con due mostre straordinarie. Assolutamente imperdibili. In due luoghi, per di più, a poca distanza l'uno dall'altro che consentono facilmente di raggiungerle entrambe.
Al Vittoriano fino al 19 giugno, c'è il meglio di Edward Munch, quello per intendersi de L'Urlo (V. foto , Il grido, 1895, Litografia, 355x257 mm, Nasjonalmuseet for Kunst/Nasjonalgalleriet, Oslo) balzato tristemente di recente alle cronache, putroppo, proprio per il furto dell'opera più significativa. Ma Roma, oltre ad una piccola litografia di questa immortale immagine, si possono trovare tutte le altre. Alle Scuderie del Quirinale, invece, è stata aperta una collettiva dai nomi altisonanti: da Manet a Monet a Picasso, Renoir e Chagall fino ad arrivare a Pollok, Kandinsky e
De Chirico per poi giungere ai giorni nostri: la Pop art di Andy Warrol. Vale quindi la pena spendere un weekend per ammirarle.
De Chirico per poi giungere ai giorni nostri: la Pop art di Andy Warrol. Vale quindi la pena spendere un weekend per ammirarle.
Andiamo con ordine. Tra le frotte di turisti che si godono, ormai, il sole della Capitale, sulla mastodontica costruzione dell'Altare della Patria presidiata dai granatieri, nei locali interni si può godere di una delle più complete manifestazioni artistiche dell'angosciante pittore norvegese. Anticipatore dell'espressionismo, la profondità delle sue tematiche tocca il cuore dell'uomo (la morte, l'angoscia, la disperazione e la malinconia soltanto per citare qualche esempio) lascia sicuramente scosso il visitatore.
"La mia arte" affermava d'altra parte lo stesso artista "è un'autoconfessione. Attraverso essa cerco di chiarire il mio rapporto con il mondo". Un rapporto sicuramente tormentato e apparentemente senza speranza che si perde all'infinito come la strada delle sue "Le Ragazze sul Ponte" (V.foto anno 1901 ca., Olio su tela, 136x125 cm, Nasjonalmuseet for Kunst/Nasjonalgalleriet, Oslo)
forse la più nota delle opere in esposizione. Ma sottende una ricerca di risposte, sicuramente un senso religioso inespresso che, però, non sembra concludersi con un'apertura al trascendente ma semplicemente con una presa d'atto dello sguardo reale sul dolore del mondo. La mostra è aperta tutti i giorni, dal lunedì al giovedì, dalle 9.30 alle 19.30, il venerdì e il sabato dalle 9.30 alle 23.30 e la domenica dalle 9.30 alle 20.30.
Di tutt'altro tenore la coinvolgente "parata di stelle" dei "Capolavori del Guggenheim", fino al 5 giugno. Direttamente dagli Stati Uniti, ma anche Venezia e e Bilbao, in un'unica soluzione di fronte al complesso dove risiede il presidente della Repubblica, si può godere di 75 tra le opere degli artisti che hanno caratterizzato l'arte moderna.
Dai quadri del pianterreno dove, tra i maestri dell'espressionismo spicca un Picasso giovanile che dà i punti a tutti gli altri, è la capacità di aver coinvolto tante personalità in un unico luogo che stupisce. Frequentatissima dal pubblico più vario, non per forza intenditore, attirato sicuramente dalla concentrazione di "nomi" illustri, è pregevole per il percorso ideale che porta appunto dalla fine dell'800 ai giorni nostri. Non mancano immagini di grande impatto emotivo e visivo come The girl with the tear I ( v. foto La Ragazza con la Lacrima Roy Lichtenstein , 1977 Olio e Magna su tela, 177,8 x 127 cm Solomon R. Guggenheim Museum, New York ) . O lautoritratto di Warol (v.foto).
Si tratta, insomma, di un libro di storia dell'arte dal "vivo". E che vede, come "summa" finale, all'uscita, sulla scalinata a vetri delle Scuderie, un panorama che da solo giustifica il biglietto: Roma compresa la vista su San Pietro.
Vista la grande affluenza, per evitare le lunghe code, conviene prenotare ai seguenti numeri: 06/85.30.17.58 - Fax 06/85.30.17.56
Email : service@romeguide.it; Gli orari sono, da Domenica a Giovedì dalle ore 10 alle 20
- Venerdì e Sabato dalle ore 10 alle 22,30
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27/04/2005
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