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La regione offre opportunità ma ci vogliono i progetti

Ascoli Piceno | Agostini pensa al futuro del territorio ma vuole la partecipazione e il coinvolgimento degli amministratori locali

di Federico Biondi

In virtù della nomina di Luciano Agostini come vice presidente della regione Marche, i Democratici di Sinistra della federazione picena convocano la stampa e ricordano come in quest’ultima tornata  elettorale la Federazione dell’Ulivo ha ottenuto un risultato strepitoso.
 
Il 35% degli elettori della IVa circoscrizione elettorale regionale, su una popolazione di poco meno di 200 mila abitanti, ha dato la fiducia alla Federazione dell’Ulivo composta dai Democratici di Sinistra, il Partito Repubblicano Europeo, i Socialisti Democratici Italiani e la Margherita.
 
Una soddisfazione politica per uno straordinario successo elettorale che ha portato Luciano Agostini a diventare vice presidente della regione Marche con deleghe, al Turismo e al Commercio.
 
Il presidente della regione Marche Gian Mario Spacca per adesso ha mantenuto le promesse riconoscendo in Agostini il politico del territorio, che avrà il compito di diminuire la forbice e lo svantaggio che la parte sud del territorio regionale ha nei confronti del nord.
 
Come dice il presidente Spacca, la regione Marche viaggia a due velocità e per far si che nessuno rimanga indietro, in special modo la provincia picena, punta su Agostini che oltre alla vice presidenza della regione ha due strumenti amministrativi, la delega al Turismo e la delega al Commercio.
 
Un successo elettorale quello della federazione dell’Ulivo e in particolare dei Democratici di Sinistra, che viene dopo un lungo periodo di lavoro e di cambiamenti anche all’interno del partito, rinverdendo gli organici dei direttivi politici, dando spazio ai giovani per meglio interpretare le esigenze della società.
 
Per quanto riguarda i componenti della giunta regionali, “una squadra di grande valore, composta da una parte tecnica e da una parte politica – dice Agostini – che può rispondere alle domande della Campagna di Ascolto intrapresa dal presidente Spacca”.
 
Infatti il presidente della regione Marche Gian Mario Spacca già dal dicembre 2004 ha incontrato le comunità regionali, al fine di avere dai cittadini e dalle loro associazioni le indicazioni e i suggerimenti per redigere il programma di governo per la prossima legislatura.
 
Da questi incontri comunica Agostini sono emersi come settori prioritari la Cultura e il Turismo, “con la collaborazione tra gli assessorati, in un periodo a medio e lungo termine c’è la possibilità di cambiare il modello di sviluppo del piceno”.
 
Importante in questo processo la “fabbrica dei cervelli”, l’università, che rimane una delle priorità dell’ascolano a cui l’amministrazione regionale guarderà con attenzione.
 
Per quanto riguarda il commercio, i centri commerciali, gli orari di apertura al pubblico (di recente è stata apportata una modifica ad una legge regionale che regolamentava gli orari di apertura nei giorni festivi), il vice presidente dice che non ci si può isolare all’avanzare della modernità.
 
I centri commerciali nati nell’ascolano e lungo la valle del fiume Tronto hanno causato problemi al piccolo commercio e dovevano essere insediati con una maggiore programmazione. Ma anche i centri commerciai hanno dei problemi, dato che quelli del vicino Abruzzo hanno la possibilità di tenere aperti i negozi per più giorni festivi rispetto a quelli marchigiani .
 
Essendo Ascoli Piceno una città di confine la concorrenza degli abruzzesi si sente e Agostini cercherà un accordo con la regione Abruzzo per equiparare gli orari di apertura al pubblico. Capitolo a parte per la valorizzazione del piccolo commercio, il quale è in mano alle politiche pubbliche delle amministrazioni locali.
 
Le botteghe sono un patrimonio commerciale delle città e l’amministrazione regionale in passato ha finanziato un progetto dal nome “Centro commerciale naturale”. Un progetto innovativo nel suo genere nelle Marche, che è già stato applicato in altre regioni italiane come la Toscana e che ha lo scopo di sostenere e sviluppare le attività commerciali nei centri storici.
 
Appoggiare iniziative e valorizzare quelle esistenti, correggendo ciò che non va benissimo, “l’amministrazione regionale crede nella Giostra della Quintana e ogni anno stanzia molti fondi – dice Agostini e aggiunge – noi pretendiamo che i sestieri siano liberi e indipendenti dalle forze politiche”.
 
Per Agostini i sestieri sono politicizzati, sono le fasi terminali dei partiti ascolani, quindi è necessario che l’Ente Quintana cambi e metta mano agli statuti per dimostrare che non c’è partecipazione politica all’interno dei sestieri.
 
In definitiva il primo obiettivo del vice presidente della regione Marche con deleghe al Turismo e al Commercio è pensare ad un programma serio e coerente fondato su politiche integrate, con un ammodernamento delle strutture ricettive, con una seria attività culturale (scarsa nell’ascolano) e formativa.

27/04/2005





        
  



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