“E’ stata una battaglia davvero dura e difficile, combattuta nella roccaforte regionale della Destra, ma i risultati sono stati comunque ottimi, e questo grazie all’impegno di tanta gente che mi ha sostenuto e appoggiato.”

Lo afferma Walter Barboni, avvocato ascolano che come candidato dell’UDEUR-Popolari ha accettato la sfida di presentarsi alle ultime elezioni regionali, a sostegno del Presidente ora eletto GianMario Spacca, pur sapendo di dover confrontarsi con avversari molto forti e agguerriti, come in nessun altro capoluogo o centro importante delle Marche.

“I voti di preferenza che solo ad Ascoli mi sono stati attribuiti, 654 in tutto – dice Barboni - e che sono di poco inferiori a quelli di lista (862), mentre il risultato complessivo con gli altri comuni è di oltre 1230 voti (secondo posto nelle Marche), penso che sia da valutare come il raggiungimento di un obiettivo eccellente, dovuto alla progettualità di una campagna elettorale dove sono stati proposte, insieme alla cittadinanza idee, soluzioni e interventi concreti per i principali problemi della città, come la riqualificazione dell’area Carbon, le modifiche per il Parco della Laga, la realizzazione di un palazzo della musica e dell’arte a Monticelli, l’innalzamento della protezione sociale per i più deboli e altro ancora. Io credo – continua Walter Barboni – che tutto il consenso e la fiducia che abbiamo ottenuto valgano ancora di più in una città come Ascoli, da sempre governata dalla Destra e dove alle Regionali si sono dovute affrontare in campo aperto vere corrazzate nemiche, con AN che ha schierato un consigliere uscente e un assessore comunale, FI un altro consigliere uscente e un importante rappresentante di partito, l’UDC un assessore comunale e un altro esponente di peso.
Tutto ciò rende ancora più evidente la rilevanza e il valore del traguardo che l’Udeur ha raggiunto.”

Barboni, nel ringraziare gli elettori che lo hanno votato, esprime poi una nota di merito nei confronti di tutte le persone che lo hanno assistito e seguito in questa difficile battaglia : “Spesso ho collaborato e sono stato sostenuto da persone semplici, gente comune della società civile, giovani e ragazzi, immigrati, operai, impiegati, cittadini che appartengono alle fascie più deboli della popolazione. Il loro contributo particolare e unico, a volte anche allegro e simpatico , non ingessato e troppo serio, è stato fondamentale per il mio percorso recente e anche per quello futuro. Spero adesso che ad Ascoli venga prestata dalla Regione Marche quell’attenzione che merita.”

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