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Riaperta la strada per Casamurana

Ascoli Piceno | E’ stata riaperta ieri la strada che conduce a Casamurana, chiusa al traffico per una grossa frana staccatasi dalla scarpata nei giorni immediatamente successivi alle abbondanti precipitazioni nevose.

E’ stata riaperta ieri la strada che conduce a Casamurana, chiusa al traffico per una grossa frana staccatasi dalla scarpata nei giorni immediatamente successivi alle abbondanti precipitazioni nevose che hanno interessato il nostro territorio dal 25 al 30 gennaio scorsi.

La frana era stata provocata dall’acqua infiltratasi abbondante nel terreno, la cui composizione geomorfologica aveva fatto sì che la collina scivolasse a valle provocando, appunto, la frana.
“Una situazione – ricorda l’assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Lattanzi -  nella quale era molto rischioso operare. La frana doveva completare la discesa. Solo dopo potevamo intervenire con i lavori di consolidamento”.

La frana si era staccata da una collina un paio di chilometri dopo il cimitero lungo la strada che porta  a Casamurana e a Pozze di Gimignano, interessando circa mille metri cubi di terra, fango e pietrisco su un fronte di circa 150 metri. La frana, che scendeva lentamente, aveva obbligato a chiudere la strada, per motivi di sicurezza, un chilometro e mezzo dopo il cimitero.
Per raggiungere le abitazioni, due le alternative. La prima era costituita dalla strada verso Mozzano fino al bivio all’altezza dell’albero di Piccioni che conduce a Casamurana; la seconda prevedeva il transito lungo la strada per Venarotta fino all’abitato per Curti dove si svoltava a sinistra.

“Una volta che il movimento franoso è cessato – ha commentato l’assessore Luigi Lattanzi - abbiamo lavorato senza sosta per liberare la strada dalla montagna di fango e detriti che aveva ostruita la carreggiata, rendendola nuovamente transitabile e garantendo così agli abitanti di Casamurana il ripristino del normale collegamento. Quindi abbiamo iniziato subito i lavori per la messa in sicurezza operando un 1° stralcio per un importo di € 100.000,00 circa. In un mese di lavoro abbiamo pulito e sganciato i massi in bilico lungo la scarpata, ponendo in opera reti di protezione per garantire altri eventuali sganciamenti di massi e pietrisco”.
Intanto è stato presentato alla Regione un piano di intervento di ripristino per i danni subiti.
“Il sindaco ha chiesto alla Regione Marche – ha ricordato l’assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Lattanzi  – il riconoscimento di calamità naturale per tutto il territorio. Calcoliamo infatti che ammontino a circa 2 milioni di euro i danni. Ora speriamo che la Regione ci dia questi fondi al fine di poter realizzare le opere di ordinaria e straordinaria manutenzione necessarie per la viabilità comunale e che erano stati pianificati precedentemente agli eventi meteorologici dei mesi scorsi”.

07/04/2005





        
  



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