Doriano Marchetti, 45 anni, da sei anni presidente della cooperativa vitivinicola Terre Cortesi Moncaro di Montecarotto (An), è stato riconfermato coordinatore regionale di Legacoop Agroalimentare.

Marchetti, accettando l’incarico, che dovrà conciliare con la notevole mole di lavoro in cooperativa, ha sottolineato l’importanza che continua ad avere la cooperazione per organizzare la produzione ed affrontare adeguatamente un mercato selettivo e quindi per difendere il reddito agricolo,  sempre più compromesso.

“Sono consapevole che il triennio del mio mandato – dice Marchetti - coincide con un periodo particolarmente impegnativo per l’agroaliomentare e per lo sviluppo rurale. Sono stati sufficienti questi primi mesi del 2005 di applicazione della nuova Politica agricola comune uniti ad una complicata congiuntura economica, per assistere ad una vera e propria rivoluzione in agricoltura. Calano i seminativi, perché non remunerativi e perché non più collegati al contributo Pac, aumentano i costi, diminuiscono i ricavi mentre le nostre produzioni sono sempre più strette tra una forte concorrenza estera e la struttura della distribuzione che detta le regole sui prezzi. L’agricoltura oscilla quindi tra due estremi: l’abbandono o il rilancio. Noi lavoreremo per il rilancio attraverso la competivitività e la multifunzionalità dell’azienda”.

Il Settore Agroalimentare di Legacoop Marche si muoverà in due direzioni per raggiungere questo obiettivo: verso le cooperative associate, costruendo con esse un piano a medio termine nel quale le 45 cooperative che aderiscono a Legacoop, che già associano 9.808 aziende agricole, 782 addetti con un fatturato di 99,848 milioni di euro, riposizionino le rispettive strategie rispetto ai cambiamenti di scenario; verso le istituzioni affinché destinino le risorse pubbliche, principalmente di derivazione comunitaria, a sostegno dell’ammodernamento e della crescita competitiva del settore.

“Vorremmo inoltre avviare un confronto ravvicinato in primo luogo con le altre Centrali cooperative – spiega Marchetti - rilanciando il Tavolo del coordinamento unitario che deve trovare una modalità di funzionamento reale e con le organizzazioni professionali agricole. Ci sentiamo al centro di attacchi spesso ingiustificati, basta con i ragionamenti ideologici sulla cooperazione. Se, anche a livello europeo, l’associazionismo, cooperazione e Organizzazione di Prodotto, è considerato sostanzialmente l’unico strumento per dare competitività al settore, tutti dobbiamo muoverci nella stessa direzione. Se ci sono problemi o riserve, discutiamone”.