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Nuovi scenari di sviluppo con l’apertura della sede consolare della Slovacchia ad Ascoli

Ascoli Piceno | Il console onorario della Slovacchia Carlo Matarazzo annuncia ufficialmente la prossima inaugurazione della sede consiliare e comunica i recenti sviluppi economici e sociali del suo operato

di Stefania Mistichelli


Il console onorario della Slovacchia ad Ascoli Carlo Matarazzo ha annunciato ufficialmente, nel corso della conferenza stampa tenutasi stamattina presso la Sala della Provincia di via Tornasacco, la cerimonia solenne dell'inaugurazione del consolato della Slovacchia ad Ascoli, fissata per il prossimo 21 giugno.

Sono previste delle manifestazioni collaterali, tra le quali due incontri, uno con le autorità e uno con l'imprenditoria locali; un concerto di musicisti slovacchi con la presenza di un cantante lirico e una mostra d'arte o di fotografia a cura di artisti slovacchi.
È auspicata la partecipazione di un rappresentante del governo slovacco e la presenza di un rappresentante del governo italiano.

Il console onorario, inoltre, proprio nella giornata di oggi, si è accordato con il direttore delle poste Antonio Fiaschetti per realizzare un annullo postale in occasione della inaugurazione solenne.
Il console onorario ha precisato di ricoprire questo ruolo e operare già dallo scorso 2 marzo e di lavorare da oltre un anno, in veste di incaricato d'affari, su di un progetto interregionale, che coinvolge le Marche, l'Umbria e l'Abruzzo, finalizzato a instaurare nuovi rapporti commerciali bilaterali tra Italia e Slovacchia, che rilancino l'economia locale e diano nuovo impulso all'occupazione.
A questo proposito il settore calzaturiero delle Marche ha dimostrato interesse ad aprirsi al mercato slovacco, attraverso il gemellaggio tra la  città di Porto S.Elpidio e le città slovacche Namestovo e Trstena, situate nella zona della provincia di Orava; nella stessa direzione vanno le richieste formali di gemellaggio con città Slovacche da parte di Fermo e di Acquasanta Terme .
L'obiettivo del console onorario è volto a favorire la cooperazione economica tra la Slovacchia e le regioni italiane nell'ottica non di una delocalizzazione, ma della creazione di rapporti economici favorevoli per entrambi i paesi. In quest'ottica si colloca l'accordo concluso con la storica azienda slovacca di distribuzione alimentare  PrimazdrojA.S., nata nel 1924 e passata attraverso la statalizzazione del '48, la privatizzazione del '96 e infine la internazionalizzazione del 2005. Essa annovera 97 punti vendita, 17 cash and carry, 6 centri regionali di distribuzione e circa un milione e mezzo di clienti in tutta la Slovacchia, con settantamila entrate giornaliere.

L'accordo è consistito nell'acquisizione del 70% del capitale da parte di un imprenditore umbro, con un investimento pari a nove milioni e mezzo di euro; in questo modo  sono state create le condizioni utili non solo a risollevare le sorti di un tonnificio del Sud Italia che versava in grandi difficoltà economiche, ma soprattutto a entrare fisicamente nel territorio slovacco e lì  promovere i prodotti italiani, permettendo a quelli slovacchi di entrare nei nostri supermercati, realizzando rapporti economici equamente vantaggiosi per i due paesi.
Un secondo progetto che sta per andare in porto è l'apertura di un'azienda per la produzione di semilavorati in legno a Zarnovica, che richiederà un investimento da parte della stessa holding finanziaria sopracitata dai dodici ai sedici milioni di euro; il progetto di massima sarà presentato entro il mese di giugno alle autorità locali della città slovacca, che hanno fino ad ora mostrato la massima disponibilità a collaborare con l'Italia.

Si prevede che a Mestre verrà realizzato il centro di smistamento dove si realizzeranno i prodotti finiti e verranno distribuiti alle aziende italiane che ne faranno richiesta; in questo modo, sottolinea Matarazzo, il prodotto finito risulterà essere molto più competitivo sul mercato, grazie al fatto che i semilavorati vengono realizzati a costi più bassi.
Ciò che il console ha voluto fortemente sottolineare è stato il fatto che la Slovacchia rappresenta per l'Italia, ed in particolare per il nostro territorio, una grande opportunità per rilanciare la produttività e quindi l'occupazione; la Slovacchia sta, infatti, vivendo un periodo particolarmente felice per quanto riguarda la crescita economica, che, grazie al flusso migratorio dai suoi paesi limitrofi, non si fermerà con la piena occupazione; una situazione paragonabile, secondo Matarazzo,  a quella della Germania degli anni sessanta.

È per questo che il console onorario ha voluto auspicare un'apertura di mentalità da parte degli imprenditori locali, che li renda disponibili ad interfacciarsi con nuovi mercati rappresentati dai paesi di nuova entrata nell'UE, realizzando progetti di investimento economico bilaterale, attraverso un lavoro sinergico che rilanci la nostra economia.

13/05/2005





        
  



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