Alanis Morissette, un ricordo che non verrà rovinato
| MILANO - Lettera critica di un nostro lettore in merito all'articolo apparso su IlQuotidiano.it sul concerto della cantante, al Filaforum di Milano.
di Daniele Bolzani*
Gent.mo Direttore,
sono un ragazzo 19enne appassionato di musica e Le scrivo in merito all'articolo di sabato 30 aprile sul concerto di Alanis Morissette al Filaforum di Milano.
Devo ammettere che nel leggerlo sono rimasto decisamente amareggiato, non solo per la critica alla cantante, che non condivido, visto che sia lei che la band hanno offerto a noi spettatori una prestazione molto superiore alle aspettative, presentandoci una scaletta che molti fan europei ci hanno invidiato, ma anche e soprattutto perché ho trovato un attacco ingiustificato della giornalista nei confronti di parte del pubblico che non ha fatto nulla di male.
Perché dire in quel modo che il "palazzetto era pieno di fan dell'ultima ora, o di clienti del Monte dei Paschi"? E perché ribadire il concetto più avanti dicendo che "la Morissette ha cantato per un pubblico di neofiti, tradendo le aspettative di chi non canta semplicemente le sue canzoni sotto la doccia, ma di chi con la sua musica ci è cresciuto e la segue in tour da anni". Cosa significa? I ventotto euro e cinquanta all'entrata li abbiamo spesi tutti quanti, giovani, vecchi, belli, brutti, gente al primo concerto e gente che non se n'era perso uno.
Io stesso, quando la Morissette iniziava a cantare, avevo 9 anni. E a 9 anni uno non pensa certo ad andare ai concerti di musica rock: è una colpa? Devo essere etichettato come "fan di Serie B" solamente perché ho sono nato nel 1985?
A Milano ho conosciuto un sacco di gente della mia età che per esserci aveva preso aerei e treni, ragazzi provenienti dalla Sicilia e dalla Sardegna, ho conosciuto addirittura un fan australiano e so che c'erano anche persone provenienti dalla Germania apposta per questo show. Io stesso, che sono partito dal mio piccolo paese del Piemonte, per raggiungere Milano ho dovuto prendere un pullman e cambiare due treni, senza contare l'attesa di un'ora e un quarto in una stazione deserta di un paese del Monferrato a mezzogiorno, sotto il sole cocente, e in tutta la giornata ho mangiato solo una merendina e bevuto un succo di frutta. Ho conosciuto una ragazza che, per le tante ore passate in coda nel pomeriggio, era tornata a casa con la pelle ustionata dal sole.
Ebbene, sembra che i miei sforzi e quelli dei tanti giovani che ho conosciuto, il nostro tifo, il nostro entusiasmo, i nostri soldi non contino nulla per la giornalista: per lei siamo solamente dei pivellini.E a dirla tutta, la giornalista ha omesso un fatto rilevante: proprio quei quei fan così accaniti che la seguono da dieci anni e che al Forum lanciavano i coriandoli sono stati rimproverati severamente dalla Security, visto che hanno acceso dei fuochi che, con i coriandoli e la gomma del pavimento, potevano creare dei danni. Mi viene quasi il dubbio che la giornalista sia stata pagata da questi fan per screditare noi "neofiti" ed esaltare la loro figura!!!
Comunque, non sarà certo una giornalista un po' acida a rovinarmi il ricordo di giovedi sera, ma questa cosa non mi andava giù e mi sono sentito di chiarirla.
Spero di non esserLe sembrato melodrammatico, ma la mia delusione di fronte a questo articolo è stata forte, e fare luce su alcune cose mi sembrava dovuto.
La ringrazio tantissimo per l'attenzione rivoltami.
* Un nostro lettore in merito all'articolo apparso nei giorni scorsi sul concerto di Alanis Morissette
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02/05/2005
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