I danni causati dalle piogge di metà aprile nel maceratese superano ormai di gran lunga la stima iniziale di 20 milioni di euro a suo tempo effettuata dalla Provincia.

I Comuni e la stessa Amministrazione provinciale di Macerata, mettendo mano ai progetti, si stanno rendendo conto che la situazione è ancor più grave di quanto non potesse apparire all’indomani dell’ondata di maltempo.

 Una riprova di questa sensazione si è avuta nel corso del vertice che gli assessori provinciali ai Lavori pubblici, Dario Conti, e al Servizio idrico, Luigi Carlocchia, hanno avuto a Piediripa con i sindaci e gli assessori dei Comuni colpiti da frane, dissesti idrogeologici, smottamenti.

Analizzando, infatti, i singoli casi – sulla scorta dei primi progetti d’intervento – amministratori e tecnici ritengono che per fronteggiare l’emergenza non basteranno più i fondi inizialmente ipotizzati in base ai rilievi urgenti. E, di fronte a un quadro del genere, cresce anche la convinzione che – da soli – Provincia e Comuni non potranno mai riuscire a risolvere tutti i problemi presentatisi sul territorio.

Da qui, l’idea di dare vita a un’azione politica, forte e condivisa, per ottenere dalla Regione e dal Governo le risorse necessarie alla riparazione degli ingenti danni.
Questa linea operativa, concordata oggi con i sindaci e gli assessori dei Comuni maceratesi interessati, era stata espressa anche nel vertice di ieri fra assessori e tecnici delle Province marchigiane.

“E’ auspicabile – hanno ribadito gli assessori provinciali Conti e Carlocchia – che il Governo, oltre a riconoscere lo stato di calamità naturale, emetta l’ordinanza di finanziamento delle opere necessarie al ripristino della viabilità e della sicurezza pubblica.

Assieme ai sindaci e agli assessori delle altre Province marchigiane abbiamo deciso di chiedere, per questo, una riunione congiunta con Upi Marche, Anci e Uncem e di coinvolgere in questa azione politica anche tutti i parlamentari della regione e il vice ministro dell’Economia, Mario Baldassarri”.