Negli uffici del settore Appalti e contratti  della Provincia si è insediata, e ha iniziato i suoi lavori, la Commissione di gara per l’appalto relativo alla costruzione del cosiddetto “Campus scolastico” di Camerino, comprendente le nuove sedi dell’Istituto tecnico per ragionieri e per geometri, nonché del liceo socio pedagogico (ex magistrale).

 Si tratta di un appalto pubblico tra i più rilevanti degli ultimi anni in tutto il maceratese. Oltre 9 milioni di euro, infatti, è l’importo dei lavori, di cui poco meno di 7 milioni e mezzo per opere edili e circa un milione e 800 mila euro per impianti tecnologici.

Hanno risposto al bando di gara europeo della Provincia venti imprese o associazioni d’imprese di tutta Italia. Tre sono marchigiane e due di queste hanno sede nel maceratese. Le altre hanno sede in Abruzzo (5), Campania (4), Emilia Romagna (2), Calabria (2), Lazio (1), Puglia (1), Toscana (1), Umbria (1).

Il disciplinare di gara prevede che l’individuazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa tenga conto di tre elementi: il minor prezzo, il miglioramento tecnologico offerto dall’impresa concorrente per la sola componente impiantistica; il minor tempo di realizzazione dell’opera che l’impresa s’impegna a garantire rispetto a quello massimo consentito di 900 giorni (due anni e mezzo).

Il lavoro della Commissione è pertanto complesso e per la valutazione delle relazioni tecniche richiederà diverse sedute.

L’intero complesso scolastico occuperà un’area di 26 mila metri quadrati, comprendendo anche le sistemazioni a verde, i parcheggi, le vie di collegamento, gli spazi a valenza urbana e collettiva.

 I due istituti avranno 15 aule ciascuno e il collegamento fra i due fabbricati sarà assicurato da una terza porzione di edificio che al piano superiore affianca i laboratori di chimica e i laboratori linguistici delle due scuole, mentre al piano inferiore unisce altri laboratori e le biblioteche.

Il costo del “Campus” è stato valutato in 12 milioni e 300 mila euro, comprensivi di spese di progettazione, lavori in economia e IVA. Per il finanziamento la Provincia si avvale dei fondi dellA legge “61” per la ricostruzione post terremoto.