Due ore di battute trascinanti, ieri 20 maggio alle 21.30, lo spettacolo di Leonardo Manera, che fin dal suo ingresso sul palcoscenico ha chiarito la finalità della rappresentazione: ricevere in camerino il più alto numero possibile di donne e ragazze, con cui concretizzare eventuali relazioni.

Per raggiungere tale obiettivo Manera ha raccontato la sua vita, all’interno di una scenografia colorata e luccicante, coadiuvato dai suoi personaggi più noti, grazie alla famosa trasmissione televisiva Zelig e da sketch inediti.

Manera ha proposto lo zio bresciano,  autore del tormentone “purtroppo… in effetti…”;  suo figlio Peter; il fantasista Anastasio, clown abilissimo a realizzare pupazzi con i palloncini e che racconta la sua vita confrontandola con quella del fratello Ernesto, preferito dalla madre.

A queste si sono alternate figure meno famose, come  quella del ventriloquo Vasco con il suo pupazzo Luciano e dell’agente turistico della Compagnia Viaggi Lombo, che in uno stato di quasi ipnosi si è praticamente lanciato su due sventurati spettatori della prima fila.

Altro personaggio interpretato da Manera è stato colui che “vuole un mondo…” diverso da quello esistente, che declama i suoi desideri a dorso nudo, con un elmetto in testa a ‘mo di gladiatore ed in mano un prosciutto al posto della spada.

Ma la capacità straordinaria di questo comico è stata non solo nella creatività dimostrata nell’inventare battute e recitarle a raffica per quasi due ore, ma quella di alternare ad arte momenti drammatici e profondi a situazioni di divertimento puro, con l’ausilio di una perfetta padronanza dei tempi comici.

Anche i ringraziamenti ai suoi collaboratori, tra cui ha annoverato la regista Paola Galassi, la sceneggiatrice Betta Gabbioneta, l’autore che lo ha aiutato con il testo Marco Del Conte, Mauro Mariani che ha arrangiato le sue musiche, l’high designer e il suo collaboratore ed amico che lo accompagna lungo la tourné, lo staff tecnico, la sua ex fidanzata che lasciandolo gli ha permesso di scrivere il testo dello spettacolo, i suoi genitori e suo fratello, l’agenzia Bananas ed il suo agente, sono stati l’occasione per un ulteriore momento di comicità assoluta.

Alla fine dello spettacolo, Manera decide di “rompere la quarta parete che divide il palco dal pubblico” per cercare una ragazza “papabile”, come dice lui stesso, da far salire sul palcoscenico e da far entrare con lui sotto una tenda, mettendo in scena un divertente momento di intimità tra lui e la fortunata.

Uno spettacolo godibile, insomma, apprezzato da tutto il pubblico, che ha salutato il comico con applausi scroscianti.

Dopo lo spettacolo, come consuetudine al Palafolli di Ascoli, la degustazione di un vino per tutti i partecipanti, per l’occasione il Brecciarolo.

Appuntamento allora ad Ottobre al Palafolli di Ascoli per una nuova stagione all'insegna del divertimento e della comicità.