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"Università non come fiore all’occhiello o classica foglia per coprire il tutto"

Ascoli Piceno | “Ci rendiamo conto delle difficoltà dei consiglieri comunali di maggioranza di fronte ad una Giunta che sceglie sempre le vie più impervie nell’imbastire i procedimenti amministrativi, che arriva all’ultimo secondo nella preparazione delle pratiche”

di Gruppi Consiliari del Centrosinistra

 
 
All’appello alla responsabilità a mezzo stampa, il Sindaco in Consiglio Comunale si è trovato con soli 14 consiglieri di maggioranza, con 11 assenti appartenenti a tutti i tre partiti della coalizione di centrodestra, tanto che il Consiglio non ha potuto procedere nei suoi lavori per mancanza del numero legale.
 
Il richiamo alla compattezza è diventato così un chiaro segnale di confusione.
 
Ci rendiamo conto delle difficoltà dei consiglieri comunali di maggioranza di fronte ad una Giunta che sceglie sempre le vie più impervie nell’imbastire i procedimenti amministrativi, che arriva all’ultimo secondo nella preparazione delle pratiche, che non coinvolge consiglieri e città sui temi importanti, anzi decisivi, del nostro futuro come comunità cittadina.
 
E quando si passa dalla rassicuranti esternazioni sugli organi di informazione, alle aule del Consiglio e delle Commissioni la maggioranza di centro destra perde la patinata lucidità che mostra sotto i riflettori dell’informazione.
 
Mancanza di numero legale che si manifesta anche nelle Commissioni i cui lavori spesso sono costituiti dall’inseguimento di procedimenti amministrativi che arrivano all’ultimo minuto, con buona pace degli approfondimenti, della chiarezza e di una costruttiva discussione.
 
Sono 5 anni che la Regione ha dato 15 miliardi di vecchie lire per l’Università: sono 5 anni che il Comune non riesce a spendere queste risorse e l’università si allontana.
 
Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: l’Università non può essere una occasione di negoziazione urbanistica ed immobiliare, ma deve essere valorizzata in rapporto al territorio come sorgente di arricchimento culturale, via all’internazionalizzazione, sostegno alla ricerca ed innovazione per il mondo economico produttivo.
 
Università non come fiore all’occhiello o classica foglia per coprire il tutto, ma come motore di uno sviluppo nuovo, sostenibile, in cui la città possa riconoscersi e rigenerarsi.Torniamo a dire che l’Università deve essere coinvolta nel percorso, la facoltà di Architettura con il ProCam deve essere messa liberamente in condizione di esprimere bisogni ed attese.
 
La Giunta Comunale proponga un provvedimento chiaro e lineare in cui le risorse possano essere, seppure tardivamente, impegnate per scongiurare infrazioni nei procedimenti e sciagurate revoche dei contributi pubblici.

25/05/2005





        
  



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