Si è svolto stamattina presso il Polo Culturale S’Agostino il seminario Il valore delle scoperte: Enrico Fermi e i ragazzi di via Panisperna.

Il convegno è stato organizzato dal Consorzio Universitario Piceno con il patrocinio della Società Italiana di Fisica e del Comitato Organizzatore World Year of Phisic 2005.

Il World Year of Phisic 2005 è il risultato di un coinvolgimento a livello mondiale.

Infatti, dopo la proclamazione ad opera della International Union for Pure and Applied Physics (IUPAP), della European Physical Society (EPS) e di altre Società di Fisica nel mondo, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione che dichiara il 2005 Anno Mondiale della Fisica.

La SIF in collaborazione con l’Associazione per l’Insegnamento della Fisica, con la Società Astronomica Italiana e il Ministero dell’Istruzione, l’Università e la Ricerca, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ha l’incarico di sovrintendere alle manifestazioni nazionali che avranno luogo e ai rapporti internazionali, in occasione dell’Anno Mondiale della Fisica.

Questo convegno ascolano, cui il CUP ha aderito, rientra nelle iniziative fiorite in tutto il mondo durante quest’anno.

Dopo i saluti del Presidente del Consorzio Universitario Piceno, Achille Buonfigli, e gli interventi di Piero Angeli dall’Università di Camerino e di Giorgio Lattanzi, dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Industriale, coinvolto nell’iniziativa, è stato dato spazio ai due illustri relatori convenuti.

Dall’Università degli Studi di Camerino, il Prof. David Vitali ha relazionato su “E. Fermi e lo sviluppo della fisica quantistica”, seguito dal Prof. Renzo Rosei, dall’Università degli Studi di Trieste, sul tema “Le chiavi del futuro: nanoscienza e nanotecnologia”.

In particolare quest’ultimo, direttore del Centro di Eccellenza per le Nanotecnologie, ha mostrato, con estrema chiarezza esplicativa, non solo cosa si può ottenere con l’utilizzo delle Nanotecnologie, ma anche il suo progetto di usarle per costruire catalizzatori che accelerino l’avvento della “prossima economia dell’idrogeno”.

A questo proposito, mostrando dei prototipi di automobili ad idrogeno, il professor Rosei ha sottolineato che queste risolverebbero non solo il problema dell’approvvigionamento del petrolio, ma anche tutti i problemi relativi all’inquinamento atmosferico, comprese le malattie che ne derivano.

“Le somme investite nella realizzazione di una flotta di queste auto – ha affermato lo studioso – si ammortizzerebbero nel giro di cinque – sei anni, grazie alla riduzione della spesa sanitaria che ne deriverebbe”.

Il professor Rosei ha inoltre messo in guardia di fronte alle enormi possibilità derivanti dalle nanotecnologie, che sono da giocare “esclusivamente a favore dell’umanità. Le nanotecnologie – ha continuato Rosei –  consistono in definitiva nel capire come combinare gli atomi per creare i miracoli del domani”.

Dopo la conclusione del convegno, Rosei ha dichiarato di aver accettato l’invito con molto piacere. “Ogni volta che mi invitano a tornare ad Ascoli – ha continuato il professore – lo faccio sempre con gioia, per l’amore che mi lega ad ogni pietra di questa città”.