Nel momento in cui la seduta consiliare di lunedì si è sciolta, il presidente del consiglio Valeriano Camela ha convocato per martedì pomeriggio la conferenza dei capigruppo, per discutere di come e quando riunire il consiglio comunale. La minoranza nei giorni precedenti aveva organizzato e programmato degli incontri con i cittadini prevedendo che l’ordine dei lavori non si esaurisse nella sola serata di lunedì vista l’importanza degli argomenti in discussione.

 

Argomenti delicati e importanti come per esempio la modifica al regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale sugli immobili, la determinazione del valore e dei criteri per le aree edificabili, l’approvazione del piano delle vendite immobiliari per il triennio 2005-2007.

 

Solo successivamente sarebbero stati discussi i progetti preliminari relativi all’ampliamento e alla ristrutturazione del polo universitario e alla realizzazione dell’auditorium con contestuale adozione di variante urbanistica. Una delicata tematica che riguarda lo sviluppo economico e culturale della città, che deve essere oggetto di ampio confronto con i cittadini, di discussione nelle circoscrizioni e di approfondimento in consiglio.  

 

Il centro sinistra si era reso disponibile a discutere tutte queste tematiche in consiglio comunale anche nei giorni festivi (sabato e domenica) o di lunedì, tranne che nella giornata di venerdì dato che è in programma un’importante appuntamento con i cittadini alle diciotto presso la Libreria Rinascita.

 

Il presidente del consiglio Valeriano Camela ha comunque convocato il consiglio per venerdì e per venire incontro ai consiglieri lo ha prorogato di un’ora stabilendolo l’inizio dei lavori per le ore venti. Proroga che vuole parzialmente andare incontro all’impegno preso dal centro sinistra con i cittadini e che non può essere mantenuto del tutto.

 

“Abbiamo preso un impegno con i cittadini per confrontarci su temi decisivi per lo sviluppo della città quali il polo universitario, ma questo non può essere mantenuto del tutto” dice Giorgio Rocchi. Lo stesso spiega che attualmente è necessario procedere ad una finale definizione del progetto e non perdere altro tempo sbagliando ancora una volta procedimento.

 

La conferenza dei capigruppo è anche l’occasione per parlare dell’Università della Pace e della visita ad Ascoli Piceno del premio nobel per la pace Rigoberta Menchú, alla quale la minoranza e la maggioranza consiliare vogliono attribuire la cittadinanza onoraria, inaugurando così un albo che potrà essere in futuro vanto della città di Ascoli Piceno.

 

Comunque per quanto riguarda l’istituzione dell’Università della Pace c’è ancora qualche difficoltà e molto da lavorare, la partita non è persa ma ci sono forti ritardi.

 

Tornando all’aspetto delicato della convocazione del consiglio comunale, il presidente Camela ha inteso indire la seduta in 2^a convocazione, con la possibilità di rendere validi i provvedimenti con un numero inferiore di consiglieri.

 

Secondo il regolamento del consiglio comunale il presidente può fare ciò ma è evidente che questa condotta assume un valore politico molto forte che ridetermina la maggioranza, “mi rendo conto delle difficoltà dei consiglieri di maggioranza – afferma Rocchi - di fronte ad un’amministrazione che sceglie sempre le vie più impervie nel delineare provvedimenti che giungono poco prima della convocazione del consiglio comunale, nel quale vengono formalizzati”.

 

Secondo Giorgio Rocchi occorre un coinvolgimento maggiore nelle scelte ed una partecipazione non formale dei consiglieri di maggioranza e di minoranza nella costruzione degli atti che l’amministrazione intende realizzare, non dimenticando che il rapporto e il confronto con i cittadini è l’anima della democrazia.

 

Nel pomeriggio di giovedì sono state convocate diverse commissioni, in particolare la commissione per le politiche sociali giovanili, la commissione bilancio e quella attinente agli affari istituzionali. Quest’ultima pare sia stata rinviata cortesemente dal presidente di commissione Boretti visto la contemporaneità delle sedute.