R.A.C.I.: il successo del 2005 spinge la provincia a far crescere la rassegna
| MACERATA - Silenzi: Tutti i riscontri positivi avuti danno stimolo a potenziare nei prossimi anni la manifestazione".
E positivo il bilancio che gli organizzatori della Raci (Provincia di Macerata, Ente fieristico regionale, Associazione provinciale allevatori) hanno fatto nei giorni seguenti la manifestazione, deputati come sempre ai conteggi e alle valutazioni di fine evento.
Ripartire nel modo giusto, dopo un anno di forzata pausa, non era semplice. Ma la Rassegna agricola del centro Italia giunta alla sua ventunesima edizione ha dimostrato davvero di aver raggiunto la piena maturità e di possedere basi solide su cui far poggiare i futuri progetti di rilancio.
Gli oltre 12 mila visitatori accertati nei due giorni finali, i circa 150 espositori, le diverse centinaia di animali fra bovini, equini, suini e altri esemplari , i numerosi stand curati da enti e associazioni, il coinvolgimento di tutte le sigle di categoria e lapertura dei cancelli del Centro fiere alle scolaresche rappresentano soltanto alcuni degli elementi che hanno decretato il successo delliniziativa nel suo complesso.
Rispetto al passato, invece, si sono notate assenze nel comparto della grande meccanizzazione agricola. Ciò in quanto le aziende produttrici hanno preso la decisione non certo condivisibile di disertare da questanno le manifestazioni fieristiche nelle Marche.
A dominare nella grande vetrina del Centro fiere di Villa Potenza sono stati la razza bovina Marchigiana e i prodotti agroalimentari di qualità, tipici del territorio maceratese, molto apprezzati dagli operatori di settore e dal pubblico.
Soddisfazione è stata espressa anche dallAnabic (associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne) che nellambito della Raci ha organizzato la consueta mostra-concorso nazionale dei bovini iscritti nel Libro genealogico. Sono stati premiati numerosi bovini di razza marchigiana allevati nel maceratese e proprio uno di questi, Nerone, un toro di 15 quintali di peso cresciuto nellallevamento di Alvaro Ottaviani di Villa Potenza, ha vinto nella massima categoria dei capi adulti.
I tanti esperti del settore zootecnico giunti a Macerata per visitare la Raci (tra loro anche un allevatore argentino) hanno potuto riscontrare come la razza bovina marchigiana in questi anni abbia compiuto progressi sul piano del miglioramento genetico e questo è anche merito del Centro Tori di Macerata impegnato a selezionare il seme del bovino marchigiano, oggi esportato in tutto il mondo.
Il settore zootecnico della Raci ha ospitato anche selezioni di bovini di razza Pezzata rossa italiana e di Frisona. Molto seguita dal pubblico anche larea riservata ai cavalli, con la presenza di esemplari di rara bellezza che hanno dato vita alla mostra-concorso regionale.
La Raci è tornata a Villa Potenza con un look rinnovato e questo aspetto ha ugualmente contribuito a rafforzare limmagine positiva dellevento.
Tutti i positivi riscontri avuti danno stimolo ha dichiarato il presidente della Provincia, Giulio Silenzi a potenziare nei prossimi anni la manifestazione, dando ad essa un respiro più nazionale con una forte ricaduta economica per le produzioni agricole di qualità e le tipicità che il territorio sa esprimere. Questo porterebbe un ulteriore incremento dei visitatori, soprattutto da fuori regione, con beneficio anche per le attività ricettive e del settore dellospitalità.
|
26/05/2005
Altri articoli di...
Fuori provincia
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji