Siamo alle solite: le promesse elettorali si dimenticano e le grandi dichiarazioni di principio vengono superate con disinvoltura. La stessa disinvoltura con cui si compiono improvvisi e miracolosi recuperi di risorse nel bilancio comunale, con cui i sacrifici delle famiglie vengono qualificati “privilegi” ed il condono per gli evasori “un’opportunità”.

 

E’ la storia che è già accaduta in Giunta Comunale e che ora approda in Consiglio. Una “semplice” modifica del regolamento ICI ed ecco che il proprietario di una casa che oggi è data ai propri figli per viverci dentro, senza pagare l’affitto, perde il requisito che le permette di pagare l’aliquota del 4,5 per mille e di godere di 103,00 euro di DETRAZIONE ABITAZIONE PRINCIPALE.

 

Questo “privilegio” verrà abolito dalla maggioranza, (quella che teorizza il sostegno alle categorie deboli, alle famiglie, ai giovani, ecc.) che sostenendo il famelico bisogno di risorse della Giunta (a proposito: e tutti gli avanzi di bilancio degli anni scorsi?) “dovrà” approvare un aumento dell’ICI, perché di questo si tratta.

 

Leggere il bilancio per credere: maggiori entrate per 320.000€. Eppure, secondo i proclami, nessun aumento ci sarebbe stato! Nessuno ancora crede che le cifre lievitino da sole; il processo che si innesta è il seguente: l’abitazione di proprietà, diversa da quella di residenza, che viene data in uso gratuito a parenti (in genere i figli) che attualmente è equiparata alla prima casa, da domani sarà considerata come seconda casa data in affitto (anche se non c’è scambia di soldi).

 

In cifre, per un appartamentino medio, che oggi paga € 132,00 l’anno di ICI, ciò significherà arrivare a € 367,50 di ICI l’anno, perché l’aliquota sale al 7 per mille e cade la detrazione.

 

E dire che la maggioranza di centrodestra sostiene che l’ICI non aumenterà! Infatti non aumenta una volta, ma ben tre volte! Il “privilegio” che si elimina riteniamo essere invece il segno di attenzione verso una situazione prima ancora sociale che economica.

 

Cosa che infatti tutti gli altri capoluoghi di provincia delle Marche invece prevedono, così come numerosi comuni della nostra area.

 

Aumenteranno le tasse su un secondo appartamento, magari fatto in fine carriera con la liquidazione e l’integrazione di un mutuo, che come a volte accade viene dato ai figli finchè questi non trovano lavoro (ed in questo frattempo non avranno neppure la possibilità di farsi un mutuo): allora la famiglia di origine, patrimonializza una vita di sacrifici e magari si indebita ancora per completare un progetto che, prima che economico, è di rete familiare.

 

Per il Centrodestra più ICI per chi risparmia! Diversa la sorte per chi ha avuto bisogno del condono edilizio: qui la Giunta ha previsto le sanzioni al minimo, per incentivare la regolarizzazione delle posizioni: ma non bastava già di per sé questa straordinaria (e, per noi,  non condivisa) possibilità di “pareggiare” il conto anche con la giustizia penale,per “promuovere “ il ricorso al condono?

 

Per l’amministrazione di centrodestra strano modo di perseguire la giustizia sociale: incentivi per gli abusivi e penalizzazioni per chi ha fatto una vita di sacrifici.