Il Vice Presidente della Giunta Regionale Agostini, dopo la clamorosa gaffe sulla Quintana che ha indignato buona parte della città, continua ad essere così frastornato da sbagliare i numeri del bilancio regionale e confondere i ruoli istituzionali dell’ente che (vice) presiede.

Vengo in aiuto delle sue amnesie ricordando, dati alla mano, che il suo ingresso in Regione ha coinciso con il drastico dimezzamento del contributo regionale in favore della rievocazione ascolana. Quando il Sindaco di Ascoli (nonché Magnifico Messere) era Allevi,  la Regione ha stanziato infatti per la Giostra rispettivamente: 285.836.527 ml lire (1997), 271.975.000 (1998) e 319.800.000 (1999).

Da quando il centro-destra è alla guida della città (con Agostini assessore al bilancio) il contributo è precipitato ad appena 100 milioni! Con l’unica eccezione dell’anno 2002 allorchè grazie ad un sudatissimo emendamento del sottoscritto (il quale contrariamente a quel che dice Agostini non ha mai rivestito la carica di vice-presidente della commissione bilancio) lo stanziamento arrivò alla somma di 195.320.000 ml lire.

Date queste inconfutabili premesse contabili, è possibile comprendere la finalità delle dichiarazioni anti-quintanare di Agostini: occupare politicamente i sestieri attraverso il ricatto finanziario per arrivare ed espugnare l’unico capoluogo di provincia marchigiano saldamente di centro-destra.

Di fronte ad una così chiara e cinica strategia ogni commento è superfluo.
Ma per salvaguardare la più importante rievocazione marchigiana dagli appetiti della peggior politica vi è solo una strada: approvare una legge regionale speciale per la Quintana che sottragga la manifestazione ai mutevoli intendimenti dell’assessore di turno.

La quintana è di tutti coloro che la amano e la animano (di destra, di centro e di sinistra) ed è con questo spirito che mi accingo a presentare una proposta di legge regionale che preveda un contributo congruo e fisso in favore della nostra giostra.

Confido che prima o poi Agostini, da politico navigato qual è, si renderà conto del ginepraio in cui si è cacciato con le sue irriconoscenti dichiarazioni anti-ascolane e vorrà dunque garantire il suo appoggio ad una proposta di legge che vuole tutelare una città che, tra le altre cose, è stata molto generosa con lui in occasione delle recenti elezioni.

*consigliere regionale AN