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La Fondazione rinnova la convenzione con il Consorzio Universitario Piceno

Ascoli Piceno | “Se si vuole radicare l’Università nel territorio è necessario accrescere le professionalità locali nel campo della ricerca e dell’alta formazione”

di Federico Biondi

La Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno ha rinnovato la convenzione con il Consorzio Universitario Piceno e lo riconosce come la cabina di regia per tutti coloro che intervengono a favore dell’Università.
 
La Fondazione mette a disposizione 930 mila euro per il triennio 2005-2007 ma pone delle condizioni, quindi non si limita ad erogare risorse economiche ma fissa degli obiettivi da raggiungere.
 
In particolare saranno erogati i fondi solo se ci saranno dei documentati impegni per il maggior radicamento sul territorio dell’Università e sarà favorita la crescita di professionalità locali, inoltre la Fondazione oltre che con il denaro vuole contribuire alla crescita, designando una persona all’interno del consiglio di amministrazione del Cup.
 
“La convenzione riconosce alla Fondazione la possibilità di designare nell’organo amministrativo del Cup una persona – dice il presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e aggiunge – cosa che sarà espletata al più presto”.
 
Questo è un momento chiave, per il mondo universitario del piceno. Non esiste Università che non persegua scopi di ricerca, quindi lavorare per lo sviluppo di professionalità locali è una necessità, altrimenti la formazione presente sul territorio piceno si trasformerebbe in un “diplomificio”.
 
Invece una università che fa ricerca è una università all’avanguardia che è in grado di ridare al territorio quegli impulsi per favorire lo sviluppo economico, sociale e culturale. Questa è la logica che persegue il Cup per l’istituzione dei corsi di laurea, dato che è inutile creare dei luoghi o occasioni di studio se poi non si trasformano in occupazione per i laureati.
 
“Nel documento si parla di sviluppo di professionalità locali – dice il Presidente del Cup l’avvocato Achille Buonfigli e aggiunge - se si vuole radicare l’Università nel nostro territorio è necessario fare in modo che crescano professionalità locali nel campo della ricerca e dell’alta formazione”.
 
Inoltre è importante che i settori dell’economia picena, come l’agroalimentare ed altri comparti che si stano sviluppando, si avvalgono delle figure professionali formate in corsi di laurea strettamente collegati alle aziende di questi settori.
 
Inoltre il Cup sta conducendo degli studi per approfondire l’analisi dei bisogni formativi del territorio piceno e sta cercando di capire quali sono i fattori che influenzano la scelta di un percorso di studio rispetto ad un altro.
 
Analizzare la provenienza degli studenti che frequentano i corsi universitari nel piceno, per meglio capire quali possono essere i fattori di successo della offerta formativa, sia dal punto di vista della didattica che dei servizi agli studenti e ai docenti.
 
Nella conferenza stampa si è parlato anche della residenzialità dei docenti e di come questa sia strettamente correlata al mondo della ricerca universitaria e alla capacità di creare sul territorio piceno le professionalità locali in modo da creare un colloquio tra la ricerca e lo sviluppo.

09/05/2005





        
  



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