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Festa delle Tradizioni e della Terra

Ascoli Piceno | Domenica al Fermo Posta di Campolungo un tuffo nella tradizioni contadine locali.

di Stefania Mistichelli

Assessore alla Cultura Andrea Antonini, insieme a Carlo Cruciani e Giuliano Firmani,  ha presentato stamattina nel corso di una conferenza stampa la seconda edizione della Festa della Tradizione e della Terra, in programma nella giornata di domenica 12 giugno presso il Fermo Posta di Campolungo, organizzata dal Comune di Ascoli – Assessorato alla Cultura in collaborazione con l’ Associazione “Feudo dei Marchesi Sgariglia”, Camera di Commercio e Coldiretti.

“L’evento, spiega l’assessore alla Cultura, racchiude in sé due aspetti; per prima cosa deve intesa come una vera e propria festa, cioè un momento di intrattenimento, di divertimento, di relax in mezzo alla natura ed ai prodotti della terra, lontano dal caos della città. Il secondo aspetto è quello politico – culturale, cioè il tentativo di recupero della memoria storica, delle tradizioni legate alla terra e alla campagna, alla cultura della società agricola ascolana”.

Questo discorso rientra in un progetto ampio che l’Amministrazione sta portando avanti, teso a riscoprire le origini contadine, attraverso la riscoperta del vernacolo ascolano, la riproposizione di forme teatrali e musicali dimenticate, attraverso iniziative quali il Museo della Civiltà Contadina, già attivo dallo scorso anno.

Per quanto riguarda le danze e i canti popolari, la Compagnia del Saltarello Ascolano, guidata da Carlo Cruciani, sta conducendo un’operazione filologica di ricerca di testi, sia scritti sia trasmessi in forma orale, delle antiche cantate che si facevano attorno a fuochi.

“Il senso di questa ricerca – spiega Cruciani – non è da ricercarsi in un nostalgico ritorno alle origini, ma rientra in un discorso più sottile; chi studia queste tradizioni lo fa per salvaguardare un’identità nazionale che non deve andare perduta, contro una cultura sempre più dilagante del commercio e degli affari. L’obiettivo è riscoprire un patrimonio che affonda le sue radici nel XVII secolo, per far tornare nella memoria dei giovani qual era la funzione del canto nella società dei nostri padri.”

Giuliano Firmani, presidente dell’Associazione “Feudo dei Marchesi Sgariglia”, ha auspicato che emerga una seria volontà politica anche per il recupero dei luoghi e degli ambienti.

“Campolungo è pieno di importanti siti storici, a partire dal Fermo Posta, un autogrill ante litteram sulla via Salaria, ma ci sono anche castelli, tempietti, punti di guardia, zone archeologiche che ad Ascoli non sono conosciute, ma che andrebbero invece salvaguardate e recuperate.”

L'invito a partecipare a questa festa è rivolto a tutti, all'insegna del divertimento e della riscoperta delle tradizioni contadine della nostra terra.

10/06/2005





        
  



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