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Il progetto “Pianificazione territoriale in Albania”

Ascoli Piceno | Il progetto promosso dall’amministrazione municipale di Grottammare, finanziato dalla Regione Marche e adottato dall’ente provinciale è un esempio di cooperazione per lo sviluppo socio economico per entrambe le nazioni

di Federico Biondi

Il comune di Grottammare, di cui era allora sindaco l’attuale presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi, strinse un gemellaggio nel 1999 con la città albanese di Girocastro. Tale gemellaggio avvenne in un momento delicato della storia moderna dell’Albania che pochi anni prima, nel 1997, fu colpita da una grave crisi finanziaria. Era l’effetto dell’accesso nel mercato economico dopo l’isolamento decennale per via del blocco sovietico (Comecon) prima e del governo di destra dell'ex Presidente Berisha dopo, il quale si era distinto come espressione della speculazione finanziaria albanese, straniera e degli interessi dell'economia criminale, rendendosi corresponsabile della enorme truffa perpetrata ai danni della popolazione da parte delle organizzazioni finanziarie dette "piramidi".
 
La struttura statale e amministrativa ha risentito del generale smembramento sociale e la bassa capacità organizzativa dello Stato ha spinto il sindaco della città Albanese di Girocastro ha chiedere un aiuto per la pianificazione territoriale del comune, nacque così il progetto “Pianificazione Territoriale in Albania”.
 
Oggi il progetto riveste una notevole importanza sociale e culturale per tutto il popolo albanese. Alcuni onorevoli albanesi e il Console di Valone si sono interessati al progetto e visto che le normative urbanistiche albanesi sono arretrate c’è la possibilità che queste metodologie usate dai tecnici dell’amministrazione provinciale siano portate in Parlamento per poi diventare legge.
 
Il progetto dal costo di 100 mila euro è stato finanziato dalla regione Marche con i fondi del Ministero degli Affari esteri ed ha aiutato la città albanese ad avere finanziamenti dall’Onu per realizzare interventi urbanistici, come ad esempio la ristrutturazione e riqualificazione della pavimentazione nel centro storico.
 
Nel 2003 la città di Girocastro ha attivato le procedure con l’Unesco per divenire “Sito Patrimonio dell’Umanità”, facendo assumere a questo progetto un’importanza strategica nell’ambito dell’intervento urbanistico, il quale è stato possibile anche per la disponibilità degli uffici tecnici della città di Fermo e di Grottammare.
 
Il progetto è stato preso e sviluppato dall’amministrazione provinciale e può essere esempio di come contribuire alla crescita di una nazione per poi istaurare collaborazioni commerciali, “creare punti di riferimento stabili anche nella Comunità Europea per stabilizzare politicamente questi paesi che possono rappresentare uno sviluppo per l’Italia” dice l’assessore provinciale Canzian.
 
Il progetto articolato in tre moduli, il primo la realizzazione della cartografia informatizzata in base aereofotogrammetrica e di una serie di studi ed analisi confluiti in una pubblicazione contenente la storia della città, del territorio e le prime riflessioni sul sistema di pianificazione ipotizzabile.
 
Il secondo modulo avviato nel novembre del 2002 è consistito nel realizzare presso il comune di Girocastro un ufficio preposto alla pianificazione urbanistica attraverso la formazione dei tecnici albanesi sulle moderne procedure di gestione cartografica con una serie di stage che hanno avuto luogo sia in Albania che in Italia.
 
Il terzo modulo che è in fase di realizzazione consiste nella elaborazione del piano di recupero del centro storico in accordo con i Ministeri albanesi e con la municipalità di Girocastro, inoltre è stato opportuno ripetere l’esperienza compiuta con successo anche per la città di Berat, gemellata con Fermo.
 
L’Arcs di Grottammare ha dotato l’ufficio per la pianificazione urbanistica di Girocastro delle attrezzature informatiche e di un programma di gestione cartografica all’avanguardia a livello internazionale.
 
In tale programma è racchiusa la planimetria particolareggiata degli 800 edifici della città e alle varie carte tematiche sono associati caratteri alfa numerici (selezionando un edificio è possibile avere una serie di informazioni come l’anno di costruzione e lo stato di degrado).
 
Ha partecipato al progetto l’esperto di fama internazionale il professore Guido Botticelli, docente di restauro degli apparati pittorici presso l’istituto delle Pietre Dure di Firenze coadiuvato dal professore Pierluigi Ferracuti, docente di Chimica dei Materiali da Costruzione presso l’Euf di Fermo.
 
Presenti alla conferenza stampa l’assessore all’urbanistica il dottor Antonio Canzian, il dirigente del settore urbanistico l’ingegnere Ivano Pignoloni, i funzionari l’ingegnere Bruno Bonifazi, l’ingegnere Carlo Brunori e il geometra Claudio Carducci, il coordinatore del progetto l’Architetto Fabrizio Torresi, l’esperto dei sistemi informativi territoriali della Geoservices l’ingegnere Roberto Capancioni e per l’Aertecno la ditta che ha realizzato la cartografia aereofotogrammetrica il geometra Filippo Girolami.  
 

10/06/2005





        
  



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