Attualmente le opere pervenute sono al vaglio della giuria, composta da Giancarlo Santalmassi (giornalista), don Vinicio Albanesi (presidente della Comunità di Capodarco), Giulia Bongiorno (avvocato), Daniele Segre (regista), Carlo Verdelli (giornalista). Difficile il loro lavoro per la qualità e il numero dei lavori: 72 opere, 26 per la sezione Tv, 16 per la radio, 27 per i cortometraggi.

La Comunità di Capodarco, impegnata da quasi 40 anni nell'accoglienza di persone in difficoltà, ha sempre posto attenzione anche a come le notizie sociali sono diffuse, se sono diffuse. Per questo ha attivato da 11 anni un seminario annuale, chiamato "Redattore sociale", destinato ai giornalisti, con l'obiettivo di aiutare una formazione capace di far trattare le notizie che riguardano la popolazione vulnerabile al di fuori degli stereotipi della cronaca nera e dell'occasionalità. Questa iniziativa è cresciuta nella partecipazione e nella considerazione dei giornalisti e dei professionisti della comunicazione.

 

Con lo stesso nome di "Redattore sociale" è editrice di www.redattoresociale.it, agenzia quotidiana on line - unica in Italia - di notizie sociali, con lanci originali, corredati da approfondimenti utili per conoscere il vasto mondo della marginalità.

 

“Abbiamo reputato maturi i tempi per bandire il premio ‘L'anello debole’ - dichiarano gli organizzatori - da assegnare ai migliori esempi di trasmissioni radiofoniche, televisive, opere cinematografiche brevi che abbiano narrato fatti e vicende della popolazione italiana e straniera definibile ‘fragile’, perché ‘periferica’ o ‘marginalizzata’. Il premio ‘L'anello debole’ intende essere il conseguente prolungamento della attenzione della Comunità di Capodarco al mondo della comunicazione. Esso prende in particolare considerazione quella audio-visiva, ritenendola quanto mai centrale per la sua capacità di incidere su formazione, informazione, costumi e attitudini”.

 

L’idea del premio è frutto di una considerazione di Giancarlo Santalmassi, ex giornalista Rai (Tg2, GR) e di Radio24 e presidente della giuria. Secondo Santalmassi la forza della “catena” della comunicazione dipende dalla resistenza del suo anello debole: poveri, minoranze, e culture “altre” hanno il diritto di essere al centro dell’attenzione collettiva.

 

“Confermiamo la convinzione che tutta ‘la realtà’ debba essere rappresentata dalla comunicazione - concludono gli organizzatori - non solo quella stereotipata, artefatta, paludata, ma anche quella che riguarda le fasce fragili e marginali delle popolazioni. Ne vanno di mezzo la verità, la giustizia, la democrazia. Radio, tv e cinema, insomma, se politicamente non dovrebbero favorire estremismi, così socialmente non dovrebbero permettere esclusioni. Soprattutto in un momento in cui squilibri politici, economici e sociali, con la globalizzazione, rischiano di aumentare intollerabilmente distanze e fossati”.

 

La premiazione avverrà venerdì 24 giugno 2005 alle ore 21 presso la Comunità di Capodarco di Fermo, via Vallescura 47 63010 Capodarco di Fermo (AP) nel corso della II Festa nazionale delle Comunità di Capodarco. La giuria presenterà e illustrerà le opere vincitrici che saranno visionate e ascoltate. Sarà l’occasione anche per discutere della  comunicazione sociale in Italia: come è e come dovrebbe essere. La serata sarà allietata dagli intermezzi musicali di Alexian Santino Spinelli e il suo gruppo romanì “So me sinòn” (Ciò che io sono). Verranno, inoltre, proiettati brani di due film del regista Daniele Segre: “A proposito di sentimenti”, sull’affettività di due persone down; “Quella certa età”, sull’affettività degli anziani.

 

Per informazioni 0734-68191; e-mail: festa@comunitadicapodarco.it; sito internet: www.comunitadicapodarco.it