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"My fair lady": i giovani interpeti riempiono il teatro.

Ascoli Piceno | Un apprezzamento sincero quello del pubblico in sala ieri sera al Teatro Ventidio Basso.

di Stefania Mistichelli

Hanno riempito il teatro Ventidio Basso ieri sera i ragazzi dei centri d’aggregazione che hanno messo in scena la commedia musicale My fair lady, rileggendo le versioni, teatrale e cinematografica, attraverso l’uso del dialetto ascolano.

Straordinaria Marta Luzi nel ruolo di Liza Dolittle, la vera protagonista della storia, che ha saputo rendere con freschezza e naturalezza le diverse pieghe del personaggio della fioraia – accattona trasformata in Duchessa da Henry Higgins e dal Colonnello Pickering, interpretati da  Enrico Corinti e Giulio Petrucci, perfetti nei loro rispettivi ruoli.

Impossibile non citare l’effervescente Andrea Flaiani nel ruolo del padre di Liza, Alfred Dolittle, la cui interpretazione è stata più volte interrotta dalle risate e dagli applausi, in corrispondenza delle battute più simpatiche e più vicine ai modi di dire del vernacolo ascolano.

E ancora Silvia Santini nel ruolo della Signora Pierce e Francesca Narducci nel ruolo della Signora Higgins si sono distinte per la preparazione e la professionalità, nell’interpretare ruoli secondari, ma essenziali per l’economia del racconto.

Da citare ancora Cristina Paoloni, Roberta Celani e Marco Tomassini, rispettivamente la signorina e la signora Heynsford-Hill e Freddy Heynsford – Hill, e Federica Mascetti nel ruolo della Cameriera.

I popolani, Marco Riti, Flavia Narducci, Laura Nardi, Claudio Mascetti, Giulia Giorgi, Luigina Bachetti, Carlotta Tarli, Anna Rita Tosti e Stefano Scaramucci, si sono distinti per la vivacità ed espressività delle battute, in certi casi molto colorite, che hanno reso molto bene la sincerità ed eloquenza del nostro dialetto.

Brave poi le ragazze, guidate dalle coreografe – ballerine Giulia Giorgi e Laura Nardi, per i brani danzati.

Peccato solo per l’uso del playback nelle parti cantate, che non ha permesso a tali scene di acquisire il giusto lancio, che pure si sarebbero meritate.

La commedia, in ogni caso, è stata molto godibile, per la competenza degli attori e del regista, Christian Mosca, ma anche per la scelta delle scenografie, opera di Giorgio Olori, Valentina Brandozzi, Eleonora Ferranti, Fabio Provinciali, Pietro Cardarelli e Andrea Capretta,  dei costumi (Ilaria Di Marco e, per la realizzazione sartoriale, Carla Moranti e Rossana Tarquini) e dell’adattamento dialettale a cura di Guido Mosca.

Presenti in platea, tra gli altri, il Sindaco di Ascoli Piceno Piero Celani, il Vice Sindaco Assessore alla Cultura Andrea Maria Antonini e l’Assessore alle Politiche Sociali e Giovanili Achille Marcucci.

Il Sindaco, alla fine dello spettacolo, ha voluto esprimere la propria riconoscenza nei confronti dei giovani interpeti, che con il loro amore per il teatro ed il loro impegno sono riusciti a raccogliere tanto affetto dal pubblico, e alla famiglia Mosca, che molto sta dando alla cultura ascolana.

Il Sindaco ha inoltre auspicato l’apertura, nel 2007, del Teatro Filarmonici, dove l’effervescenza culturale che sta crescendo in città possa trovare la giusta espressione.

I ringraziamenti infine da parte del regista Christian Mosca non solo “ai suoi ragazzi”, ma alla sua famiglia, a partire da Alessandro Mosca per l’idea fino a Guido Mosca per l’adattamento dei testi in dialetto ascolano, e alla Amministrazione, ed in particolare all’Assessore alla Cultura Antonini, che ha permesso di usare il Teatro Ventidio Basso per la rappresentazione, hanno preceduto la richiesta, “se i risultati siano stati giudicati soddisfacenti, di una replica per il prossimo anno”.

Secondo noi i giovani ma competenti interpeti di My fair lady, dato il successo e l’apprezzamento del pubblico, si sono meritati pienamente la possibilità di ripetere, anche il prossimo anno, questa esperienza, che senza dubbio contribuirebbe ad arricchire, culturalmente, la nostra città.

12/06/2005





        
  



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