Referendum. Prime reazioni. Avv.Gabriella Ceneri.
San Benedetto del Tronto | Per la rappresentante dell'UDC ." E' stato un atto di coscienza e responsabilità".
di Carmine Rozzi
Gabriella Ceneri
Prime reazioni e commenti allesito elettorale per i quattro referendum che hanno visto una adesione schiacciante ai fautori del non voto. I toni sono per ovvie ragioni molto diversi su i due fronti. Uno dei primi commenti è quello dellAvv.ssa Gabriella Ceneri membro dellUDC e ultimamente candidata alle elezioni regionali.
Sono soddisfatta dellesito del referendum. Sono convinta ancora di più che la legge in materia non poteva essere archiviata. Il non voto è stato un comportamento cosciente, consapevole, di fronte ad una proposta che non è stata ritenuta opportuna per la materia particolarmente delicata. Oltretutto anche per le conseguenza che si paventava cioè il ritorno ad una situazione come quella antecedente alla legge in vigore. Ovvero una completa disgregatezza da far west. Ho sostenuto e sostengo la campagna portata avanti dallUdc che si è battuta per la campagna del non voto.
Pensa che, in qualche modo, questi risultati possano ripercuotersi sulle politiche del prossimo anno invogliando la gente ad una disabitudine del voto?
No, assolutamente. Secondo me questa è stata una scelta consapevole di non andare a votare per questo referendum. Poi generalizzare e dire che gli italiani o i sambenedettesi non sono più interessati al voto in generale mi sembra sabagliata. Il voto è stato espresso e come. Ma per farlo si è utilizzato un altro modo ovvero quello di non andare a votare per questo referendum. Sono convinta che i cittadini, al momento opportuno sapranno esprimere la loro opinione politica così come lo faranno per le prossime elezione nazionali e comunali.
Pensa che il caldo, il mare insomma il clima di vacanze abbia dato un aiutinoai fautori dellastensione?
Ma non penso intanto che sia stata una giornata proprio da mare. La gente in spiaggia era veramente poca. Non penso assolutamente sia stato per quello. Sicuramente invece è stata una scelta sulla quale bisogna riflettere per altre occasioni eventuali. Quello che non è piaciuto è stato il voler demonizzare la posizione della Chiesa cattolica.
Come hanno cercato di fare i sostenitori del referendum. Personalmente ho fatto una scelta civica ma anche una da credente. Vorrei poi puntualizzare che la Chiesa ha parlato ai credenti e non ai cittadini. E questa differenza mi sembra fondamentale Ma vi sono stati anche molte persone che non sono andate a votare pur non essendo credenti. E loro lo hanno sicuramente fatto per altre motivazioni.
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13/06/2005
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