A volte tornano. Negli anni ’60,  erano in tante le giovani  e bionde svedesi che, attratte dagli ardori del sole e degli spaghetti boys, frequentavano le spiagge dell’Adriatico. Poi le stangone svedesi erano scomparse, forse attratte dalle isole spagnole e dai tanti mari tropicali. Oggi l’Italia, tra gli svedesi, è tornata di moda. Forse proprio sull’onda “adriatica” di quei lontani ricordi.

Può anche essere letto in questa chiave nostalgica l’interesse che diverse agenzie immobiliari svedesi e norvegesi stanno dimostrando per “Domo Adriatico”, la I^ Fiera immobiliare dell’Adriatico che si terrà a San Benedetto del Tronto dall’8 al 10 luglio prossimi. Ma, forse, le nostre vichinghe di un tempo hanno scelto di investire nella seconda casa italiana, non solo sull’onda dei ricordi, ma soprattutto per le ottime opportunità, a prezzi più che abbordabili, che offre il territorio tra Marche ed Abruzzo.

Qui trovano, oltre al tradizionale bagno di sole e di mare, anche diverse opportunità in campagna, nei piccoli e tranquilli paesi di collina, dove la comunità li accoglie con stupore ed anche con grande amicizia. Qui possono ancora vedere come si raccoglie l’uva, come si fa il vino, come di trebbia il grano; qui possono sedersi a tavola stordendosi di sapori.

La stessa attenzione a questi ritmi di vita sembrano avere anche gli inglesi che, dopo aver messo le mani per restaurare e migliorare ville e casali della Toscana e dell’Umbria, ora puntano alle aree rurali di media collina o degli Appennini del versante adriatico, per mettere su casa.

 Si tratta, forse, di una moda, ma sta di fatto che anche le agenzie immobiliari tedesche propongono alla clientela acquisti di case, casali, ville, appartamentini al mare.

L’interesse immobiliare per l’area adriatica è tale che la Fiera “Domo Adriatico” ospiterà circa 100 Buyers (compratori) che saranno presenti appunto tra l’8 e il 10 luglio, per un tour, organizzato dalla Fiera, che faccia conoscere zone, ambienti, paesi per arricchire il loro carnet di occasioni da proporre alla propria clientela francese, inglese, tedesca, austriaca, olandese, svedese e norvegese.

Ma “Domo Adriatico” registra anche un’altra tendenza (e di dimensioni notevoli) che riguarda i paesi dell’ex Iugoslavia, quelli dell’altra sponda adriatica e di quelli ancora più ad est. Ci sono infatti forti interessamenti (registrati dalla segreteria organizzativa della Fiera, curata dalla ditta Atlante Congressi) anche con intermediari di Polonia, Ungheria, Romania, Croazia, Albania e di altri stati balcanici che vorrebbero vendere i propri immobili ad italiani ed europei.

Si tratta di occasioni che potrebbero rappresentare l’inizio di flussi di acquirenti, italiani ed europei, per una sorta “mercato immobiliare” allargato.

In effetti, tra gli sviluppi dei programma di “Domo Adriatico” c’era (e c’è) l’allargamento del mercato verso Est, naturalmente in modo progressivo, in quanto le nostre agenzie dovranno studiare sia i mercati dell’Est in sé (per la quantità e la qualità delle offerte), sia le normative relative alla cessione degli immobili.

Certo è che stabilire contatti, già da questa prima esperienza di Fiera immobiliare, garantisce la possibilità reale di iniziare un rapporto pieno di sviluppi.

E San Benedetto del Tronto con la sua Fiera immobiliare (e naturalmente per tutte Marche e per la fascia adriatica italiana) potrebbe diventare il punto geografico - commerciale di incontro di un mercato “globale” dell’immobiliare dell’Adriatico, dell’Est Adriatico ed oltre.