Nuovo lungomare: "Il lastricato è impercorribile"
San Benedetto del Tronto | Nazzareno Torquati:"E un trionfo di quelle opere che vanno evitate nelle realizzazioni di percorsi pubblici."
di Nazzareno Torquati
La verifica dei lavori sul primo tratto del lungomare a Porto d Ascoli supera ogni peggiore previsione. A fronte di una visione suggestiva e bella dei filari di palme e delle piantumazioni di siepi e piantine abbiamo un lastricato assolutamente impercorribile non solo per chi è su sedia a ruote o i bambini in carrozzina ma anche per i normo dotati e per quelle persone che hanno a vario motivo difficoltà di deambulazione.
Dislivelli superiori a quelli consentiti dalla Legge e che aumentano in maniera esponenziale i coefficienti di attrito, spigolosità nei muretti, nei marciapiedi insomma un vero e proprio percorso di guerra che sembra studiato apposta per causare danno e ferite alle persone e mortificazione a chi non ha l agilità di superare gli ostacoli.
Il tutto in una impostazione bucolica, con tanto di stagnetto per abbeverare gli animali, che andrebbe bene in certi paesini del reatino o degli altipiani iraniani, ma che stride fortemente sia con una realtà marina ed una città giovane e moderna come San Benedetto che con il concetto ormai evoluto di solidarietà sociale .
Se il committente ed il progettista avevano nostalgia dei luoghi di origine ed hanno pensato di ricreare il loro ambiente nella città di adozione bene avrebbero fatto a realizzarlo nel proprio giardino, nessuno avrebbe avuto da ridire, ma utilizzare soldi pubblici e condizionare negativamente la vita dei cittadini sambenedettesi questo no, non si può tollerare.
In tutta la realizzazione ci sono macroscopiche infrazioni della Legge che escludono la possibilità che i tecnici incaricati possano certificarne l agibilità. Ma nel caso accadesse il tecnico, chiunque esso sia, si assumerebbe tutte le responsabilità sia in sede civile che penale.
L intero progetto va rivisitato con il principio della fruibilità per tutti i cittadini e quanto realizzato va modificato in tal senso con il sostegno delle Associazioni e destituendo chi si è reso artefice di questo disastro sperperando milioni di euro senza cognizione di causa.
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15/06/2005
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