Scoppia il caso "asilo nido"
Sant'Elpidio a Mare | Genitori preoccupati per il futuro del servizio. Si stanno susseguendo incontri con gli amministratori. Intanto la minoranza affonda il coltello sulla piaga
di Stefania Ceteroni
Quale sorte attende l'asilo nido di Casette d'Ete? Un interrogativo più che legittimo, in questo periodo, visto che l'amministrazione comunale sta incontrando i genitori proprio per discutere di razionalizzazione del servizio.
Una "razionalizzazione" che ha fatto storcere il naso a molti, tanto che nel corso di una precedente riunione con l'assessore ali servizi sociali Cristiana Tosoni si è levata la voce di genitori preoccupati e vogliosi di avere spiegazioni e risposte. Genitori che hanno chiesto di poter incontrare sindaco e vice sindaco. In particolare si è puntata l'attenzione sulla figura del vice sindaco, originario e residente proprio a Casette d'Ete.
E mentre gli amministratori affermano di aver dato il via ad una serie d'incontri proprio per confrontarsi con i genitori e lavorare per migliorare il servizio, la minoranza di governo lancia il suo affondo su un tema che gli è particolarmente caro: quello dei servizi.
"Avevamo avuto sentore del fatto che questa nuova amministrazione volesse ridurre i servizi al cittadino e quanto sta accadendo ci da conferma proprio di ciò. Ricordiamo che quando venne attivato il servizio di asilo di nido, lo si fece anche a seguito di forti pressioni da parte della collettività del posto che si espressero anche attraverso una raccolta di firme. Riteniamo che ridurre un servizio così importante e così fortemente voluto dalla collettività voglia dire penalizzare le famiglie, i nostri cittadini".
Il sindaco, Giovanni Martinelli, motiva le proprie scelte e rinvia al mittente ogni accusa.
"Stiamo incontrando i genitori e ci stiamo confrontando allo scopo di offrire maggiori servizi. Per fare questo occorre confrontarsi su delle proposte. A noi compete fare proposte e ne abbiamo fatte: è su ciò che ci stiamo confrontando con i genitori. Vorrei che fosse chiaro che intendiamo potenziare i servizi e siamo convinti che linsieme di tante debolezze non dia una forza ma una debolezza grande. Per questo non si possono avere tante debolezze nel territorio. Riteniamo che per potenziare bisogna anche razionalizzare e garantire un funzionamento migliore senza aumentare i costi".
La questione è di forte attualità così come attuale è la preoccapazione dei genitori.
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20/06/2005
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