La nazionale di Tiro a Segno del Comitato Italiano Paraolimpico, guidata dal CT Paolo Damizia, è tornata ad allenarsi presso il Poligono  ascolano, in vista della prossima sfida sportiva del 2008.

Una squadra di tutto rispetto, composta da Giancarlo Iori, finalista con la pistola ad aria precompressa, Ivano Borgato, finalista con la pistola libera, Azzurra Ciani finalista con la carabina ad aria precompressa e Lauro Pederzoli, tiratore di carabina.

Gli altri convocati sono Antonio Martella, medaglia di bronzo alle Paraolimpiadi di Atlanta, Maurizio Niosi, medaglia d’argento ai campionati europei in Danimarca, Armando Masiero, che ha partecipato alle Paraolimpiadi di Sydney ed è stato medaglia d’argento ai campionati europei in Danimarca, e Oliviero Tiso, medaglia d’argento ai campionati mondiali di Corea. Ed infine due esordienti: Donatella Fariselli, tiratrice di pistola, e Jacopo Cappelli, tiratore di carabina.

Con il CT Paolo Damizia, lo staff tecnico è composto da Roberto Sportelli e da Giancarlo Moffa.

 “Siamo fieri di ospitare nella nostra città questa quadra con il suo CT e i suoi collaboratori, – afferma l’Assessore alle Politiche Sociali e Giovanili Achille Marcucci – l’anno scorso Ascoli ha portato fortuna a questi atleti; anche quest'anno l’amministrazione ha cercato di creare le condizioni ideali per accogliere tutta la squadra nel migliore dei modi.”

Aldo Sabatucci, presidente provinciale del Coni, ha rilevato come “questa quadra sia motivo di vanto per lo sport nazionale, grazie ad una dirigenza agguerrita che mette gli atleti nelle condizioni di esprimersi al meglio e conseguire risultati notevoli a livello internazionale, dei quali il Coni non può che compiacersi”.

L’Assessore ai Lavori Pubblici  Luigi Lattanzi ha espresso il suo orgoglio per avere ad Ascoli una sezione di tiro a segno così valida, anche perché in questo caso lo sport si coniuga anche con il discorso sulla disabilità.

Discorso verso il quale l’Amministrazione ha sempre dimostrato sensibilità, sottolinea Marcucci, dando i "numeri" relativi alla spesa per i servizi per i disabili, tutti attivi e diretti alla persona (un milione 946mila euro) e relativi all’abbattimento delle barriere architettoniche (103mila euro).

A questo proposito Roberto Zazzetti, presidente dell’Associazione Paraplegici Marche, si sta impegnando in vari settori, soprattutto nella direzione di cambiare una mentalità, purtroppo ancora viva nelle nostre zone, distorta attorno al disabile, e di eliminare le barriere architettoniche; “un disabile può fare una vita completamente normale – sottolinea con forza Zazzetti – in modo proporzionale al tipo di mentalità e alle barriere architettoniche con cui si trova a scontrarsi”.

Per questo, e visto anche l’aumento esponenziale del numero dei mielolesi nelle Marche, si sta puntando sul coinvolgimento delle società sportive di normo-dotati, perché esse abbiano come scopo istituzionale la promozione dello sport disabili, tanto più che è dimostrato che lo sport è fondamentale non solo per la riabilitazione ma anche per il loro reinserimento sociale.

In bocca al lupo allora a questi atleti per l’inizio dei loro allenamenti, perché continuino ad accumulare soddisfazioni e ad arricchire il medagliere dello sport italiano.