Come Confcommercio rappresentiamo in misura preponderante a livello nazionale le piccole e medie imprese che scelgono di iscriversi a noi.

Gli obiettivi principali della nostra categoria, prima di stilare, come fanno in molti, “ricette salva economia”, ci preoccupiamo di perseguire la cultura del servizio, mirata a sviluppare competenze e capacità che vadano ad interagire sulle possibilità manageriali ed imprenditoriali degli associati.

Andiamo alla ricerca di sviluppare assiduamente centri di eccellenza affinché si consolidi sempre più un dialogo continuo e produttivo tra imprese, ambiente formativo ed utilizzatore dei servizi nonchè consumatore di prodotti.

I nostri percorsi formativi devono sposarsi e sostenere a tutto campo l’universo di variegate specializzazioni tecniche che coprono  a 360° lo scibile della formazione professionale.

Occorre non perdere d’occhio la qualità e la formazione, collegate all’innovazione continua della didattica, con un giusto rapporto alla realtà economica e produttiva degli scambi possibili ed attuabili. Conoscere il mondo produttivo ed approfondire la propria cultura in tal senso a vantaggio del mondo imprenditoriale privato senza appoggiarsi ad Istituzioni pubbliche e private valorizza ancor più il concetto della culturizzazione delle imprese e delle disponibilità finanziarie che se ne ricavano per reinvestire.

Percorrere strade nuove per innovarsi costantemente mirando al consolidamento delle risorse umane, alla culturizzazione delle stesse ed anche alle disponibilità finanziarie da reinvestire.

Sviluppiamo le eccellenze, creiamo dei centri di studio e di ricerca, mirando costantemente a migliorare e coltivare i “campus” e tutte le fonti di risorse appropriate che ne potrebbero derivare per sviluppare il mercato dei piccoli e medio imprenditori sul territorio nazionale e locale. La ricerca farà sicuramente nascere nuovi tecnici e nuovi  e più sicuri posti di lavoro, aprirà le porte ad attività interattive anche internazionali che ci faranno sempre più essere cittadini di un mondo, esempio costante di una città che sa migliorare le proprie performances attraverso forme di lavoro diversificate e studiate per l’occasione.

Per concludere quello che come Confcommercio andiamo esponendo da tempo, la formazione e l’informazione di giusto spessore qualitativo, speriamo che venga raccolto ad esempio dal Consorzio Universitario Piceno che, insieme alle categorie, farà del tutto per attingere sostegni in Italia ed all’estero – vedi Basilea 2- per iniziare una strada organizzata per ottenere dei risultati culturali soprattutto sui giovani che diversamente in momenti come questo che stiamo attraversando hanno ben pochi obiettivi su cui sperare e pochissimi amministratori che rivolgono uno sguardo attento ad una situazione che può essere la salvezza economica del nostro ambito territoriale.