Da Mauro Concetti e Melissa Romitelli (Pli) riceviamo e pubblichiamo.

 

“La realizzazione della piazza costituirà il motore di rilancio della città” asseriva il Sindaco Andrenacci, alla conferenza stampa del 21/02/04, che lo ha visto risoluto e fermo nel voler portare avanti il suo progetto di riqualificazione del paese, affinché esso diventi centro turistico d’interesse.

 

Se ne riparla in queste settimane, ad un anno e qualche mese di distanza, come problema fondamentale dei nostri guai, visto che la strada del turismo sembra essere uno degli ultimi sbocchi possibili per l’economia a fronte della forte crisi in cui versa il settore calzaturiero, da sempre trainante.

Concordiamo pienamente con questo progetto di riqualificazione e di abbellimento del centro cittadino: che il turista ammiri la bellezza di questa perla, che passeggi lungo il corso, lungo i viali, che plachi il suo appetito in uno dei (mal dislocati per la verità) ristorantini… ma poi che torni nelle località turistiche limitrofe, degne di essere chiamate tali, a riposarsi da tante e tali visioni, perché Porto Sant’Elpidio non ha neanche l’ombra di un hotel e che vada a divertirsi in qualche spiaggia dei paesi vicini, perché sul litorale non ne avranno più, se l’è presa il mare.

 

Bene, si consumano le finanze per attirare il turista, ed il turista arricchisce i paesi limitrofi perché Porto S.Elpidio non ha infrastrutture e servizi per poterlo accogliere.

 

Evidentemente qualcosa non va: manca un passaggio alla logica o si agisce senza?

 

Eppure non è poi così difficile: si stabilisca un ordine di priorità delle cose in base a necessità vere e concrete e non a manovrine di tipo politico. E si agisca di conseguenza.

 

Quali sono le priorità di Porto Sant’Elpidio? La lista, possiamo affermare con una certa sicurezza, è chiara nella mente di ogni cittadino.

 

Mantenere e conservare la sua attrattiva principale: la spiaggia. Gli chalet, che sono fioriti in questi ultimi anni, ne hanno, di già, a disposizione solo pochi metri. Perché mai avranno investito proprio sul nostro lungomare? Forse perché si vociferava che già nella primavera del 2005 si sarebbe messo in atto un progetto di conservazione che prevedeva un rinascimento, il posizionamento di una barriera di scogli e di una darsena. In seconda istanza,questo paese necessita di infrastrutture e servizi".