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I rappresentanti dell’amministrazione regionale incontrano quelli dell’amministrazione provinciale

Ascoli Piceno | Terza corsia: la provincia non esprime nessuna riserva se non sul fronte dell’impatto ambientale, la regione vuole accelerare l’iter perché l’opera risponde ad una esigenza infrastrutturale del territorio

di Federico Biondi

L’amministrazione provinciale di Ascoli Piceno incontra l’amministrazione regionale presso la sala riunione del settore Formazione Professionale al fine di consolidare i rapporti di lavoro instaurati in passato. È la prima volta che il presidente Gian Mario Spacca giunge ufficialmente ad Ascoli Piceno accompagnato dagli assessori e dai dirigenti dei vari settori dell’amministrazione regionale. Un momento di attenzione nei confronti del territorio Piceno, necessario per approfondire gli aspetti metodologici degli interventi che si andranno a realizzare. Un segnale di responsabilità vista la negativa congiuntura internazionale e la ristrettezza delle risorse disponibili, quindi collaborare istituzionalmente e impegnarsi per realizzare opere di interesso collettivo.
 
Da una scala di priorità cogliere determinate scelte per dare risposte in coerenza con le risorse disponibili.
 
L’amministrazione regionale sta riorganizzando l’intesa di programma quadro con il Governo, accordo che non è mai stato ratificato, inserendo le priorità necessarie per la crescita e lo sviluppo della regione. Il documento che è frutto degli incontri sul territorio con le amministrazioni provinciali prende in considerazione diverse macro aree come per esempio le infrastrutture e la sicurezza pubblica e sociale.
 
L’amministrazione provinciale è interessata ad inserire nell’accordo quadro la mobilità urbana ed extraurbana, la quale deve essere realizzata in un modo innovativo, facendo in modo che i cittadini lascino le automobili parcheggiate per usufruire di un servizio di trasposto pubblico efficiente e funzionale.
 
La metropolitana di superficie è l’opera più importante e rappresentativa per l’amministrazione provinciale, un trasposto pubblico innovativo che collega la città di Ascoli Piceno con la riviera senza trascurare le realtà municipali della Vallata del Tronto, rivelandosi così un importante esempio di come ci si possa spostare sul territorio senza usufruire dell’automobile.
 
La viabilità e mobilità sono due tematiche che caratterizzano la giunta Rossi ed oltre alla metropolitana di superficie il presidente vuole realizzare un sistema di piste ciclabili, denominate “Viabilità dolce”. Non è una frivolezza e lo dimostrano le più importanti città europee, dove il trasposto sulle due ruote a pedali è molto diffuso, quindi è necessario integrare la viabilità su “Ferro” con quella “Dolce” per dare continuità ad un progetto che comunque mette in condizione i cittadini di abbandonare l’automobile e preferire mezzi di trasporto più economici e funzionali.
 
Nell’incontro congiunto tra i rappresentanti della provincia e quelli della regione si è parlato anche dalla Sgl Carbon.
 
L’azienda da decenni inquina sia l’atmosfera con i gas di scarico sia il fiume Tronto, inoltre occupa un porzione centrale della città di Ascoli Piceno. Dall’incontro emerge che tra poco saranno resi noti gli studi dell’Armal, mentre per il futuro si è orientati a convertire l’area realizzando un Parco Tecnologico, il quale avrà la capacità di riassorbire i 160 lavoratori attualmente impiegati dall’azienda.
 
Gli accordi si devono ancora realizzare e il sindaco di Ascoli Piceno Piero Celani ha il compito di convocare il tavolo di lavoro sul tema “Sgl Carbon”, comunque sia l’amministrazione provinciale è orientata a realizzare sul sito industriale della Sgl Carbon un parco tecnologico, magari mantenendo parte delle conoscenze acquisite dai lavoratori di una azienda che è leader nel mondo per la produzione dei composti in fibra di carbonio e grafite.
 
Per quanto concerne il lavoro il presidente della regione parla di una strategia a lungo termine, la quale è inizia dopo che sono cessati i contributi della cassa del mezzogiorno che tanto hanno contribuito allo sviluppo industriale della provincia di Ascoli Piceno, ma che lo hanno allontanato dal modello industriale del resto del territorio regionale.
 
Oggi si parla di un riposizionamento economico del Piceno dato che gli investimenti realizzati con i fondi della cassa del mezzogiorno hanno caratterizzato la realtà imprenditoriale composta più che altro da grandi gruppi industriali.
 
Quindi sta nascendo una nuova classe imprenditoriale locale che già da adesso dà un grande supporto all’economia della regione, basti pensare al Sistema Integrato della Logistica e alle aziende che creano Software per gli elaboratori elettronici.
 
In definitiva nella regione Marche ci sono realtà differenti che hanno raggiunto un grado di industrializzazione e di benessere diverso. Non è lecito parlare di nord e sud delle Marche ma più che altro di uno sviluppo discontinuo a macchia di leopardo. Nella provincia di Ascoli Piceno c’è una crisi del settore manifatturiero, sul quale l’amministrazione regionale ha dirottato molte risorse ma è anche vero che ci sono settori altamente specializzati che sono in crescita e sono unici all’interno del sistema produttivo regionale.

27/06/2005





        
  



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