Una notte d'estate. Tra cestini maleodoranti e palme ingombranti.
San Benedetto del Tronto | Al Molo Sud due cestini per 700 metri di viale. In Viale Marconi rami nel bel mezzo della pista ciclabile causa di pericolosi slalom. Mentre al "Lido Sabbiadoro" un Ulpiani-Amstrong d'annata.
di Carmine Rozzi

Ed i cittadini ".. nun ce vonno stà !" A ragione !
Ci risiamo. Al molo sud sembra non essere cambiato niente. Il solito sparuto numero di cestini per le immondizie. La solita sporcizia che trabocca da ogni parte. La diligenza dei passanti, cittadini e turisti, nel cercare di assemblare il tutto ordinatamente. Non ci siamo appostati per prendere sul fatto la Picenambiente o la Multiservizi o chi per loro. Non abbiamo dato la caccia al piccolo scoop. Non siamo neanche stati mandati, come spesso accade, da parte di uno dei tanti nostri lettori, a controllare. Siamo capitati al molo sud per una passeggiata. Come tanti altri sanbenedettesi, come tanti altri turisti, per goderci il fresco della nottata in uno dei posti potenzialmente più suggestivi della città.
Da un servizio del Quotidiano.it di qualche mese fa riguardante proprio lo stato di precaria manutenzione dei raccoglitori di immondizia al Molo Sud niente è cambiato. In un tratto di 700 metri (tanti quanti il riqualificato Lungomare) esistono la miseria di due cestini. Con il risultato che, in piena stagione estiva, essi si riempiono in un battibaleno e rimangono lì in bella mostra. Ironia della sorte, in Viale Secondo Moretti nel tratto, tanto per intenderci, che va da Sciarra al Florian ce ne saranno non meno di trenta. Uno ogni cinque metri. La metà semivuoti.
Lo abbiamo detto e lo ripetiamo. Ci sono molte altre aree cittadine con seri problemi da risolvere. Ma questo è un posto centrale. Una meta preferita da cittadini e turisti. Un biglietto da visita della città. Come la rotatoria in Viale dello Sport. Come il Lungomare Sud. Qui non si tratta di fare grandi e complicati progetti di ingegneria urbana o di architettura stradale. Non si tratta di investire ingenti somme. Non occorrono tempi lunghi o pratiche burocratiche. Occorre solo passare un po più spesso a vuotare i cestini ! O aggiungerne altri provvisori aspettando lintera riqualificazione del posto. Erano pieni e odoravano alle ore 23. Non osiamo immaginare il profumo alle ore 14 di una giornata con il sole a 35°.
Le nostre palme si sa, sono vanto ed orgoglio dellintera città. Sono grandi, maestose, imponenti e solenni. Crescono sù alte ed imperiose come grandi dame. E come tale tendono ad allargarsi. E a volte succede che vadano ad allungarsi fin dove non dovrebbero. Come è successo in molti tratti della pista ciclabile di Viale Marconi. In molti posti i rami sono arrivati a non più di un metro da terra nel bel mezzo della pista. Ciò comporta che i ciclisti, sempre più numerosi, sono costretti a improvvisati slalom per evitarli.
Con il rischio di scontrarsi con qualcuno che viene dalla parte opposta. Sono manovre pericolose se si tiene conto che ad usare la pista non sono solo loro. Cè chi fa jogging, pattinaggio, passeggiate. Grandi e piccoli. Sarebbe forse opportuno tagliare o accorciare alcuni dei rami o, come è avvenuto per quelle davanti allex camping, legarli. Tanto per dare un aiutino segnaliamo, alla rinfusa, quelle davanti al cartello spiaggia libera nr.10. Quella davanti allo chalet Abadetta. Quella davanti alla cabina telefonica di Da Luigi. Quella davanti al lampione allentrata della concessione nr.27. Concessione nr.35 e 36.
Ma, come cantava Gaber
.meno male che cè il Riccardo. In questo caso, meno male che allo Chalet Lido Sabbiadoro , cera Livio Ulpiani, 62 anni da Acquaviva che, come ogni estate così da quasi quarantanni, canta What a Wonderful World con una imitazione da far venire i brividi. Non ci credete ? Fate la prova. Mettetevi comodi, chiudete gli occhi e sentitelo cantare Amstrong. Non crederete alle vostre orecchie. E Lui . Con le guance alla clorofilla e limmancabile fazzoletto bianco. E la voce. Quella voce !
Ma che belli " questi " decibelli !
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29/06/2005










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