La lingua batte dove il dente duole. Siamo a un passo dalla gara di ritorno Napoli  Samb e ancora non si è spento il rancore per il velenoso dopopartita della gara di andata.

Quello che non riesco a mandar giù è la machiavellica e preordinata messa in scena, da parte del duo De Laurentis-Marino, di una sceneggiata napoletana volta ad una captatio benevolentiae, per la gara di ritorno, dalle alte sfere del calcio di serie C.

Una sceneggiata napoletana in tre atti.

Il primo  inizia in tribuna Vip, con una scomposta e sguaiata reazione al gol del pareggio del Napoli da parte del duo, per la serie: signori si nasce e io lo nacqui e prosegue con un ostentazione di potere nella discesa verso gli spogliatoi, mostrando la numerosità e la prepotenza dei loro pretoriani. Il corteo, con il codazzo appresso, travolge tutti al loro passaggio e irrompe nella sala stampa formando un adeguato  cordone di energumeni. Giustamente la prudenza non è mai troppa, dei giornalisti sambenedettesi c è poco da fidarsi, è risaputo che alla razza marinara prude sempre le mani.

Secondo atto:scelta del capro espiatorio. Chi? Di questi tempi chi, se non l arbitro. Il signor Damato, quest anno uno dei migliori arbitri di serie C, viene letteralmente demolito. Una conduzione di gara, a tutti apparsa buona, anzi , se vogliamo andare a cercare il pelo nell uovo, con qualche tolleranza di troppo verso i falli commessi dai nervosissimi napoletani, diviene ovviamente, secondo il copione, disastrosa. Il fulcro sul quale fa leva la pesantissima accusa è il tiro di Sosa, parato da Mancini dopo che avrebbe oltrepassato la linea bianca. Noi giornalisti nell immediato dopo gara avevamo dei seri dubbi sul fatto, anche dopo averlo rivisto in TV. Lui, Papa De Laurentis, invece aveva la certezza del gol, naturalmente dogmatica, enunciata ex catedra napoletanis.

Terzo atto:sceneggiata mediatica. Marino è ospite della trasmissione  Il processo (sommario?) del lunedì di rosso malpelo. Il moviolone si interessa alla gara Samb-Napoli. Sotto la lente di ingrandimento ci va ovviamente il non gol di Sosa. Ma  le riprese televisive non sono come quelle fatte per una squadra di serie A. Mancano diverse telecamere nei punti cruciali e la certezza che la palla abbia superato la linea non c è. Se la certezza manca dopo avere passato e ripassato le immagini alla moviola immaginatevi la posizione dell arbitro e del guardialinee che in una frazione di secondo dovevano decidere. Ma tanto basta a Biscardi per sentenziare che l arbitraggio è stato scandaloso. Come dire: Dopo quest enorme ingiustizia perpetrata ai danni di una umile e indifesa compagine per favorire una potente società come la Sambenedettese,signori della federazione mettetevi una mano sulla coscienza e date una mano al Napoli per la gara di ritorno .

Probabilmente rosso malpelo non aveva avuto tempo di analizzare la gara di campionato Napoli-Samb conclusasi 2-1 per i partenopei ed in particolare le due reti del Napoli, quelle si scandalose, per non parlare poi dell espulsione di Favaro dopo alcuni secondi dal suo ingresso in campo. Si sarebbe reso conto che il Napoli non ha bisogno di aiutini da nessuno. Perché allora tutta questa messa in scena? Perché la paura è tanta. La Samb in questo momento è una brutta gatta da pelare. E in forma ed è ben organizzata, quindi meglio trovare sostegni e puntelli, almeno per giocarsela alla pari. Una sceneggiata val pure una promozione.