Dibattito a Roma con tutti i delegati regionali dei Democratici di Sinistra.
Ascoli Piceno | LAvv. Mauro Gionni, Responsabile DS Giustizia della Regione Marche: Si tratta di arrivare ad una proposta per la giustizia in vista della definizione di un programma per le prossime elezioni politiche.
di Mauro Gionni
Questa mattina, 30 giugno 2005, dalle ore 9 alle ore 15 si terrà a Roma, presso il Palazzo Marini, nella Sala delle Colonne, un dibattito a cui parteciperanno tutti i delegati regionali dei Democratici di Sinistra.
Parteciperò a questo incontro per la federazione Marche dei DS. Incontro che segue altro già avvenuto, sempre a Roma, con il nuovo responsabile giustizia dei Ds: sen. Massimo Brutti.
Dopo lintroduzione del sen Brutti interverranno Anna Finocchiaro, Guido Calvi, oltre al presidente dellAssociazione Nazionale Forense e al Presidente dell Associazione Nazionale Magistrati.
E partita da tempo, in tutta Italia, liniziativa dei Democratici di Sinistra che prevede una serie di incontri con gli uffici giudiziari, le giunte distrettuali dell'Anm e con i rappresentanti delle associazioni degli avvocati in vista della definizione di un programma per le elezioni politiche del 2006.
Si tratta di avviare una ricognizione su tutto il territorio nazionale sia sul penale che sul civile che possa poi portare a definire una nostra proposta al convegno che terremo a novembre. Una proposta per la giustizia che poi sottoporremo al confronto con i partiti dell'Unione in vista della definizione di un programma per le elezioni politiche del prossimo anno.
Una nuova politica sulla giustizia è resa ancora più necessaria dagli sconci perpetrati in questi anni dal governo. Da ultimo,il nuovo testo dell'ordinamento giudiziario, modificato nei quattro punti direttamente contestati dal capo dello Stato nel messaggio di rinvio alle Camere per «palese incostituzionalità», è stato approvato, come noto, al Senato dalla maggioranza .
Il nostro giudizio sulla legge in tema di ordinamento giudiziario è chiaro: si tratta di un testo sbagliato, ingiusto, destinato ad aggravare la crisi di efficienza della giustizia italiana oltre che a comprimere l'indipendenza e l'autonomia della magistratura.
La battaglia contro il progetto Castelli ha registrato il consenso di tutte le forze del centrosinistra. La legge Castelli dovrà essere azzerata al più presto.
Il centrodestra in materia di giustizia non è andato al di là di una politica di aggressione nei confronti dei magistrati o di leggi ad personam.
Ma, naturalmente, non ci limitiamo a dire no: sul tavolo c'è una proposta di riforma dell'ordinamento ampiamente condivisa dall'Unione. Una proposta che trova il sostegno anche degli operatori del diritto.
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30/06/2005
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