Debbo, mio malgrado, riscontrare che il Consigliere comunale Vastaroli non abbia imparato nulla dalla recente sentenza del Tribunale di Fermo (409/2005) che in sintesi ha stabilito che per esercitare il proprio mandato occorre farlo nelle dovute forme, con la dovuta deontologia, col dovuto rispetto delle persone che ogni giorno si adoperano per lo sviluppo degli interessi della collettività, e quindi anche i suoi.

 

Anziché divulgare notizie distorte e artatamente composte, nell’ambito di una spettacolare conferenza stampa, avrebbe potuto esercitare il proprio mandato consigliare, formulando precise e puntuali interrogazioni alle quali, come sempre avviene, non avrebbero tardato altrettanto profonde e dovute risposte.

 

Ha preferito invece altisonare, insinuando e diffamando l’operato di chi, nello studio, la ricerca e la professionalità, cerca ogni giorno di fare scelte delicate di fronte ad una legislazione a volte farraginosa.

 

Mi preme sottolineare che i nostri uffici sono ogni giorno impegnati ad affrontare problemi amministrativi complessi ed è nella naturale dialettica professionale, soprattutto quando si parla di alti dirigenti, quindi organi decisionali, la potenziale diversità di opinioni, di interpretazioni della norma o della fattispecie concreta.

 

Gridare al ladro senza calarsi nella precipua realtà amministrativa è veramente un atto inaccettabile.

 

Sul merito della vicenda, preciso che tra i beni ex IRCA venduti ve ne era uno in Località “Monte Caccioni di Fermo”, e non Grottazzolina, ricomprendente un fabbricato rurale ed annesso fondo agricolo. Data la deserzione delle gare l’unica offerta era pervenuta da due soggetti. Dopo approfondita valutazione, ritenendo di non violare alcuna norma o ledere alcun diritto sono state accolte le richieste degli unici offerenti di procedere ad intestare i beni aggiudicati individualmente a ciascuno di loro e non cumulativamente.

Da notare che nella situazione descritta non figurano in alcun modo controinteressati o altri eventuali soggetti partecipanti alla gara che possano essere stati in alcun modo anche solo danneggiati dalle decisioni assunte.

 

Questi i fatti. Da qui all’inqualificabile “teorema Vastaroli, Gula, Romagnoli” ce ne passa. 

Ad ogni modo, stanchi di ricevere questi pretestuosi attacchi, nella più distesa serenità, anche il Comune valuterà attentamente i fatti per sottoporli alla competente Procura della Repubblica. 

 

*sindaco di Porto San Giorgio