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Parere su bilancio di previsione 2005 e triennale 2005/2007

Ascoli Piceno | Il documento ufficiale sottoscritto da tutti i consiglieri circoscrizionali di centro sinistra

La prima considerazione da fare sul bilancio di previsione 2005 e triennale 2005/2007 riguarda i tempi di approvazione, che risultano oltremodo inadeguati ad attuare una politica di programmazione degli interventi.
               
La presentazione e l’approvazione dell’attuale bilancio, arriva dopo che già per 6 mesi si è provveduto ad amministrare in esercizio provvisorio, attraverso l’impegno mensile massimo per dodicesimi rispetto all’anno precedente, definendo così un ritardo nell’applicazione delle politiche di bilancio che determineranno, di fatto, il non raggiungimento degli obiettivi previsti, dato che si potrà iniziare a lavorare realmente solo dopo Settembre 2005, visto il naturale rallentamento della macchina amministrativa per il periodo estivo.
               
Non è giustificabile questo ritardo in quanto, molti altri comuni, che pure si muovono nelle medesime difficoltà finanziarie di quello di Ascoli sono riusciti ad approvare il bilancio anche nei mesi di gennaio e febbraio.
               
L’anomalia del Comune di Ascoli Piceno è oltremodo dimostrata dalla nota perentoria della Prefettura al Sindaco di Ascoli Piceno, che afferma che nel caso non sarà approvato il bilancio entro 20 giorni, il comune di Ascoli Piceno sarà commissariato con decadenza del Sindaco.
               
L’esempio delle conseguenze di una così colpevole e tardiva presentazione ed approvazione del bilancio, è l’inconsistente dato di raggiungimento degli obiettivi già previsti, negli anni scorsi, dal piano delle opere pubbliche, che ha visto, negli anni passati, non superare il 20% di realizzazione delle opere programmate, contro l’80% di opere non realizzate.
               
Questa situazione determinerà, come già accaduto, l’assoluta discrezionalità da parte della Giunta e degli assessori delle scelte da fare, che svuotando di funzioni gli organi di indirizzo e controllo, come il Consiglio Comunale ed i Consigli di Circoscrizione, decideranno in modo arbitrario cosa portare avanti rispetto al libro dei sogni previsto e mai realizzato. Perché non si programma 20 e si realizza 20, piuttosto che programmare 100 e realizzare 20?
               
E’ un modo per aggirare ostacoli, avere mani libere, e gabbare quanti ripongono fiducia nello strumento di programmazione che si va ad approvare.
               
Dopo 6 anni d’amministrazione Celani questa fiducia l’abbiamo persa e speriamo che gli stessi Consiglieri di Circoscrizione del Centrodestra, si rendano conto di quanto sia inutile il loro ruolo di fronte a questo modo di agire.
               
Il Piano delle Opere Pubbliche 2005 e triennale 2005/2007 dopo essere stato pubblicato e sottoposto al parere delle circoscrizioni, è stato, in modo del tutto anomalo ed irregolare rispetto alle procedure, del tutto stravolto attraverso la presentazione ed approvazione in giunta di osservazioni da parte degli uffici comunali.
               
Dopo tale stravolgimento e radicale cambiamento sia dei finanziamenti, che delle opere previste, avrebbe dovuto essere almeno richiesto un nuovo parere delle circoscrizioni, che invece risulterà agli atti espresso sulla vecchia proposta totalmente stravolta.
               
Il totale disinteresse dell’amministrazione nei confronti del ruolo consultivo e di indirizzo che dovrebbe essere svolto dalle Circoscrizioni, è dimostrato dalla continua violazione dello Statuto Comunale e dell’articolo 5 del Regolamento delle circoscrizioni che prevede l’obbligatorietà dell’acquisizione del parere della circoscrizioni riguardo la variazione dei regolamenti, l’approvazione di varianti e project financing, e tutte le delibere che investono scelte dove le circoscrizioni sono territorialmente competenti.
               
Un grave esempio di questo è la mancata richiesta di parere riguardo la variazione del regolamento comunale ICI, dove è stata prevista l’eliminazione dell’agevolazione sulle case concesse in comodato gratuito ai figli.
               
Contrariamente a quanto previsto dalla politica fiscale IRPEF che va nella direzione della tassazione della rendita e non del bisogno. L’imposta per chi concede una casa acquistata magari con anni di sacrifici ai figli in difficoltà finanziaria a causa della conosciuta difficile e precaria realtà occupazionale, viene con questo provvedimento di fatto triplicata.
               
In modo surrettizio, si è, di fatto, introdotta una tassa patrimoniale e non certamente questo può rappresentare un’eliminazione di un privilegio, ma la tassazione del bisogno.
               
L’attuale amministrazione comunale continua a raschiare il barile, triplicando un’imposta in modo generalizzato, mentre poteva essere prevista una diversa regolamentazione ad esempio attraverso una limitazione dei benefici ad un solo figlio e l’introduzione di un limite massimo di rendita catastale per l’applicabilità.
               
Avremmo voluto discutere anche di questo e fare le nostre osservazioni e proposte, ma non abbiamo potuto. C’è stato impedito violando quanto previsto dalle norme.
               
Un altro gravissimo elemento dell’indifferenza, e dai fatti, anche del disprezzo del ruolo delle circoscrizioni da parte dell’amministrazione comunale, è la mancata richiesta di parere sui progetti delle opere pubbliche, dei project financing e sull’alienazione del patrimonio.
               
Basti pensare al progetto del Project Financing sull’università, per un importo di oltre 20 milioni di euro, che non è stato sottoposto al parere della circoscrizione competente, e ad una miriade di altri progetti, vendite di patrimonio, e realizzazioni che non sono esaminati dalle circoscrizioni, che potrebbero e dovrebbero dare un’importante contributo in termini di idee e di razionalizzazione.
               
Quale deve essere allora il ruolo delle circoscrizioni ? L’amministrazione Comunale nella relazione revisionale e programmatica non scrive nulla e preferisce elencare le  iniziative del Decentramento del tipo “Accendi il tuo Quartiere” e via dicendo.
 
Evidentemente l’attuale organizzazione e ruolo delle Circoscrizioni per l’amministrazione comunale è del tutto soddisfacente, quasi a dire: “voi occupatevi di spendere quei diecimila euro circa annui che vi diamo, tra l’altro non sperate che vi saranno aumentati, e noi ci occupiamo delle cose serie anche perché voi sareste di intralcio”.
               
A preoccupare infine, è lo stato di salute del bilancio stesso, che presenta un deficit strutturale di 3 milioni di euro, che viene riproposto anche nella proiezione triennale, senza che sia previsto un piano di rientro.
               
Nonostante poi lo svantaggio di avere la ricaduta ambientale della discarica di Relluce, i cittadini ascolani, che di questa presenza dovrebbero avere almeno un vantaggio economico, si trovano a dover pagare un aumento del 9% della TARSU, che in prospettiva, nel 2007, una volta che si pagherà a tariffa, sarà ulteriormente aumentata fino a prevedere il raddoppio del gettito dell’attuale aumento.
               
Tutta la manovra di rientro va esattamente nella direzione opposta alle promesse di non aumento delle imposte dell’Amministrazione Celani.
 
Per l’ennesima volta si interviene aumentando il costo dei servizi a carico dei cittadini, come già avvenuto, in modo ingiustificato con l’aumento dei buoni pasto e delle rette degli asili nido, mentre, al momento dell’approvazione delle tariffe da applicare a coloro che avevano commesso abusi edilizi e volevano procedere a sanatoria, l’amministrazione comunale ha provveduto ad applicare la tariffa minima prevista dalla legge.
 
Si può senz’altro affermare che non si intravedono in questo bilancio scelta strategiche per la città e non c’è alcuna rivalutazione del ruolo delle Circoscrizioni e questo giustifica ampiamente il nostro severo giudizio negativo su questo strumento che dovrebbe essere di programmazione ed in realtà non lo è.
 
I consiglieri di Circoscrizione di Centro Sinistra
               

08/06/2005





        
  



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