Ugo Ascoli :Raggiunti tutti gli obiettivi
| ANCONA - Marche Regione virtuosa nellutilizzo dei finanziamenti europei per la formazione professionale e le politiche attive del lavoro.
Le Marche sono ai primissimi posti in Italia per capacità di utilizzo delle risorse finanziarie del Fondo Sociale Europeo destinate alla formazione professionale e alle politiche attive del lavoro.
Lo ha affermato Ugo Ascoli, assessore regionale al lavoro e alla formazione professionale, intervenendo nel capoluogo piceno alla riunione del Comitato di sorveglianza del Fondo sociale europeo, lorgano tecnico che ha il compito di verificare lattuazione del Programma operativo regionale Obiettivo 3 2000-2006.
I risultati più interessanti riguardano il numero dei destinatari del Programma. Alla fine del 2004, sono state coinvolte in attività formative ha sottolineato Ascoli nella sua veste di presidente del Comitato, al quale partecipano anche gli assessori provinciali, i rappresentanti dellUnione europea, del ministero del lavoro e delle parti sociali oltre 207 mila persone, pari a quasi un settimo della popolazione complessiva delle Marche; di queste, oltre 150 mila, equivalenti a un decimo della popolazione, hanno usufruito di almeno un servizio formativo erogato nei tredici Centri per limpiego della regione; da rilevare anche che la maggior parte dei soggetti è in possesso di diploma o laurea.
Un altro dato interessante che conferma la bontà del lavoro svolto dalla Regione e dalle Province, è lelevata percentuale, due terzi, di coloro che, alla fine del 2003, a un anno cioè dalla conclusione delle attività formative, hanno trovato un lavoro. Particolare successo hanno ottenuto le borse di studio e le attività di sostegno alla creazione di impresa, con 6.285 posti di lavoro, tra nuovi soci e imprenditori. In sintesi ha rilevato lassessore - sono stati raggiunti e superati tutti gli obiettivi proposti, con quote altissime, 79 per cento, nelle attività di formazione, 100 per cento negli incentivi alle assunzioni, 144 per cento nella formazione di nuove imprese, 334 per cento nellorientamento al lavoro.
Positivo anche il giudizio di Jader Canè, rappresentante della Commissione europea: Un attento uso delle risorse aiuta a far crescere il sistema Marche e a far fronte alle difficili sfide della globalizzazione.
In termini di attuazione finanziaria, dal rapporto di esecuzione approvato dal Comitato emerge che Regione e Province, in linea con quanto realizzato nelle annualità precedenti, al termine del 2004, hanno certificato alla Commissione europea un ammontare complessivo di spese per interventi di politica attiva del lavoro di 122 milioni di euro. Entro la stessa data, risultavano, inoltre, già approvati progetti di intervento per un totale di otre 193 milioni di euro, pari a circa il 67 per cento delle risorse pubbliche complessivamente programmate per il periodo 2000-2006.
Dallanalisi dettagliata dei risultati dellindagine sugli esiti occupazionali delle attività formative rivolte a disoccupati realizzate nel periodo 2002-2003, si evidenzia, in particolare, lefficacia delle attività di formazione della Regione destinate alla crescita delloccupazione: tirocini, borse lavoro, diplomi e masters universitari, Ifts (Istruzione e formazione tecnica superiore), percorsi per la creazione di imprese e per linserimento lavorativo, obbligo e post-obbligo formativo, incentivi alle assunzioni.
Positivo il giudizio dei 2.050 soggetti intervistati sullutilità delle competenze specialistiche, relazionali,di cultura generale e sulluso di delle tecnologie apprese durante la formazione.
Non si registra nessun ritardo nellattuazione degli Assi in cui si articola il Programma operativo; restano però aperti alcuni problemi, come la domanda di lavoro, ancora troppo poco qualificata, la chiusura del mercato, la competitività verso il mercato estero, lattenzione a target critici donne,disabili, fasce deboli della popolazione e la minacciata riduzione delle risorse finanziarie europee nel periodo 2007-2013 per effetto dellallargamento dei paesi dellUnione europea. In questa prospettiva ha concluso Ascoli- il tema della formazione continua e permanente è destinato ad assumere sempre più rilevanza nelle politiche regionali.
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09/06/2005
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