Manca ormai davvero pochissimo, e i colori, la creatività, il divertimento torneranno protagonisti assoluti per i dieci giorni di “Teatri del mondo”, la manifestazione più fantasiosa dell’estate di Porto Sant’Elpidio.

 

Il festival internazionale del teatro per ragazzi, che vanta la sua sedicesima edizione, ha ottenuto un successo di pubblico ogni anno più lusinghiero, basti pensare alle 16.000 presenze paganti registrate lo scorso anno, stima che non tiene conto del massiccio pubblico intervenuto agli appuntamenti a partecipazione gratuita.

 

I dieci giorni del festival, dal 14 al 23 luglio, copriranno come tradizione tutte le fasce orarie, con attività continuate dalle 9 di mattina a mezzanotte. Le giornate sono state suddivise quest’anno in aree tematiche: si andrà così dal giorno di Pulcinella (con uno spettacolo itinerante sul lungomare sud, coinvolto per la prima volta nell’iniziativa) a quello delle fiabe; dai classici, come Pinocchio e il Gatto con gli stivali, alle rappresentazioni comiche.

 

Naturalmente confermati i laboratori, la parte forse più amata e coinvolgente per bambini e ragazzi. Per quest’anno, vista l’affollata partecipazione nel 2004, sono stati allestiti ben undici laboratori, che si terranno tra Villa Baruchello e il Parco San Filippo. Nonostante l’impegno per l’allargamento delle attività, teso a non lasciar fuori nessun bambino desideroso di prendervi parte, le iscrizioni  sono già da tempo al completo, come a confermare la vibrante attesa per l’evento ormai alle porte.

 

La giornata inaugurale si terrà giovedì pomeriggio a partire dalle 17.45 nella bella cornice di villa Baruchello: prima di immergersi nella fantasia e nell’immaginazione, si aprirà con una riflessione su tematiche serie e profonde riguardanti l’infanzia. La città accogliente, il titolo del convegno a cui prenderanno parte il giornalista Rai Giovanni Anversa, la presidentessa del tribunale per i minorenni di Ancona Luisanna Del Conte e la coppia Valentina Studer-Filippo Soldi, aggiudicatasi il premio della comunità di Capodarco “L’anello debole” con il commovente cortometraggio “Io mi chiamo Tommaso”. Al centro della discussione l’accoglienza, pensata in tutte le sue forme, dall’adozione alle difficoltà della crescita, dall’apertura alle culture differenti all’accettazione delle diversità e degli handicap.

 

Insomma manca solo un breve conto alla rovescia, e finalmente bambini e ragazzi potranno tornare a divertirsi ed imparare con le migliori compagnie teatrali a livello internazionale, e magari a riscoprirsi alla fine del festival un po’ più affezionati alla propria fantasia.