Un plebiscito quasi unanime (94,87%) sul fatto che i prezzi negli ultimi anni siano aumentati, una profonda informazione (61,5%) sulle opportunità dei saldi con la ferma intenzione di approfittarne soprattutto per acquistare capi d'abbigliamento: questo, in estrema sintesi, è quanto emerge da un sondaggio svolto da Eurispes Marche su un campione rappresentativo di 350 sambenedettesi appartenenti a diverse fasce d’età.

L'indagine ha messo a nudo la realtà di una difficoltà crescente causata dell’aumento generalizzato dei prezzi di beni e servizi,che non mette più in condizione i sambenedettesi di acquistare, in quantità e qualità, le stesse cose di qualche tempo fa.
Le difficoltà appaiono così concrete da far dichiarare all’81,87% degli intervistati che non si lascia convincere dall’acquisto di beni a rate fermandosi al limite delle proprie disponibilità economiche.
Coloro (16,5%) che invece cedono alle tentazioni dell’acquisto rateizzato, lo fanno per comprare l’auto, un ciclomotore o articoli tecnologici come telefoni cellulari e tv al plasma.

In periodo di saldi i sambenedettesi sembrerebbero dedicarsi quasi esclusivamente al vestiario, che per il 92,37% del campione è al centro dei desideri, con un'alta percentuale di persone (54,5%) che visiterà sia i negozi sia i centri commerciali, contro il 35,5% che acquisterà comunque dal commerciante di fiducia.

Non è infatti un rapporto di fiducia quello che lega il consumatore sambenedettese al commerciante: il 41,5% degli intervistati, ha dichiarato di preferire il dialogo che si instaura con il negoziante durante l’acquisto piuttosto che un senso di fiducia, espresso dal 35%. Da sottolineare inoltre che il 14% dei sambenedettesi che hanno partecipato al sondaggio ha  manifestato addirittura diffidenza nei confronti dei commercianti. Questi ultimi, durante il periodo dei saldi, dovranno quindi badare soprattutto a instaurare un corretto dialogo con la propria clientela per vincere il senso di sfiducia e con l’obiettivo di fidelizzare il cliente.

Il diverso atteggiamento adottato dai consumatori sambenedettesi da qualche tempo a questa parte, senza dubbio più riflessivo ed accorto al momento degli acquisti, è essenzialmente dovuto all’incremento dei prezzi che, per il 95% degli intervistati ha riguardato tutti i beni e i servizi. Una situazione che ha avuto poi ripercussioni sulla gestione del budget familiare. Alla domanda se la condizione familiare è migliorata o peggiorata negli ultimi anni, oltre la metà degli intervistati ha dichiarato di avvertire un peggioramento, mentre il 36,12% ha rilevato una situazione di stazionarietà. Tuttavia, malgrado la crisi dei consumi e la sindrome della quarta settimana che coinvolge un numero sempre più elevato di famiglie, i sambenedettesi nell’inchiesta hanno dichiarato che non rinuncerebbero mai a cene e pranzi (16,45%), ai viaggi (16,12%) e all’auto (15,90%).

La situazione è difficile – spiega Camillo Di Monte, Presidente dell’Eurispes Marche – la pochezza delle retribuzioni non riesce a compensare un crescente costo della vita. Tali considerazioni, unite alla ripresa del ciclo inflativo, alle evidenti speculazioni di alcuni operatori commerciali, alla carenza di controlli adeguati sulla dinamica dei prezzi, non consentono facili ottimismi per l’immediato futuro.