Un patto fra Marche e Lazio per far ripartire il progetto della tratta ferroviaria Ascoli Piceno-Antrodoco (Rieti) e rilanciare gli scambi produttivi e commerciali fra l'Adriatico e il Tirreno nell'area centrale dell'Italia. Lo ritiene necessario il vice-presidente del consiglio regionale delle Marche, David Favia, dei Popolari-Udeur, che e' intervenuto ad un incontro nel capoluogo piceno.

Dopo avere ricordato che il direttivo nazionale del suo partito, a Roma, ha da poco approvato un documento di indirizzo che mira a sostenere il rilancio dell'iniziativa, Favia ha sostenuto che per l'infrastruttura, secondom uno studio di fattibilita' geologico e una stima economica fatta da esperti, sarebbe necessario un miliardo di euro.

 "Una cifra importante - hanno detto i dirigenti dell'Udeur - ma che potrebbe essere coperta fra il 20 e il 50% da contributi dell'Ue, in altra parte da finanziamenti dello Stato e dalla restante quota dalle entrate di gestione derivante da un movimento passeggeri calcolato in duemila unita' giornaliere".
  

 "La nuova tratta ferroviaria, inoltre - ha aggiunto Favia, che aveva al fianco l'esponente della direzionale nazionale dell'Udeur, Walter Barboni, e l'ex assessore regionale Gino Vallesi -, oltre a sgravare l'insufficienza della Salaria nei collegamenti con Roma, limiterebbe l'isolamento di Ascoli Piceno e del suo comprensorio, contribuendo ad affrontare un problema economico ed occupazionale che ormai, nella zona, si sta facendo drammatico con la chiusura di molte industrie".