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La Cucina dello Spirito: il parere dell’assessore provinciale al turismo Avelio Marini

Monteprandone | Marini: Bisogna fare sistema nell’ottica di un turismo nuovo basato sulla qualità, innovazione particolarità della proposta.

di Paride Travaglini

Avelio Marini

Domani 22 e Sabato 23 Luglio si terrà a Monteprandone la  prima edizione della “La Cucina dello Spirito”, organizzata dall’ associazione “I Sapori del Piceno”, recentemente costituitasi a Monteprandone per volontà di alcuni ristoratori e produttori di vino e di olio, con lo scopo di promuovere e valorizzare il territorio e i suoi prodotti e in tal caso valorizzare la cucina dei monasteri che un tempo erano tra i pochi luoghi di importanza strategica vista la loro funzione di alberghi e ricoveri per i pellegrini. 
La prima giornata saranno protagonisti i ristoranti dell’associazione con cene a tema, mentre la seconda giornata sarà dedicata alla grande cena in programma presso il Chiostro del Santuario di San Giacomo della Marca. La manifestazione ha il patrocinio della Provincia di Ascoli e a tal proposito abbiamo sentito il parere dell’assessore al turismo Avelio Marini.
 
 
Si parla tanto di manifestazioni di valorizzazioni del territorio. Come si inserisce in questo contesto la manifestazione “La Cucina dello spirito?”
“È una manifestazione importantissima perché valorizza un segmento mai o poco trattato dell’enogastronomia,  quello della cultura derivata dalla grande esperienza secolare delle abbazie, la   tradizione che viene dalla fatica e  dal lavoro dei monaci e dalla grande cultura che hanno tramandato e la salvaguardia che hanno profuso nei secoli nei confronti  produzioni agricole e erbe officinali.
 
Coinvolge settori della tradizione culinaria e della cultura millenaria che si respira nei chiostri e in più a Monteprandone c’è un  grande lavoro importante fatto nel territorio riguardo alle produzioni di olio vino e prodotti tipici che mette assieme una filiera importante che è quella dei produttori e ristoratori del territorio.
È Importante che questi abbiano lavorato in sinergia per offrire pacchetti turistici attraverso cibo territorio.
Si tratta di un’iniziativa integrata che noi con vediamo con interesse , appoggiamo e ci auguriamo che cresca in futuro,  si allarghi e crei una sorte di contaminazione nel territorio piceno…”
 
L’unione fa la forza…
“Non ci sono alternative. Questa è la strada da seguire Bisogna lavorare insieme, fare sistema ognuno ricavando la sua specificità identità ma è fondamentale fare filiera nell’ottica di un  turismo nuovo basato sulla qualità, innovazione particolarità della proposta…
 
Un sistema integrato che coinvolga il territorio…
“Queste manifestazioni rispetto ad altre lasciano più frutti nel territorio perché il giorno dopo si continua a fare questo. Non finisce con la serata.
Produttori e ristoratori saranno impegnati nel proseguire questa azione nel costruire offerte per il turista. Queste per noi sono iniziative veramente importanti che lasciano il segno nel territorio e a cui il territorio lascia un segno…”
 
 
Come sta reagendo il territorio
“Il territorio si  sta muovendo e sta  raccogliendo questa sfida che abbiamo lanciato nella creazione di momenti di eccellenza e di raccordo tra le produzioni e le proposte turistiche. Nella zona montana si stanno facendo iniziative e si spera che se ne facciano anche nella zona costiera e in altre zone collinari. Il territorio sta capendo che si deve attrezzare. Noi le sosteniamo e per il futuro stiamo studiando come dare un sostegno più corposo nelle offerte di servizi.
Ci stiamo muovendo verso la creazione di pacchetti innovativi per esportarli fuori dal territorio. Abbiamo avviato una grande campagna pubblicitaria…”
 
D’estate ci sono tante sagre che quasi mai però valorizzano la tipicità …
Le tante sagre sono le  ragioni del turismo piceno perché turisti apprezzano e raccontano con entusiasmo il fatto di partecipare ogni sera a questo tipo di eventi. È una fase di crescita  
Bisogna segmentare anche li l’offerta: bisogna distinguere certi tipi di manifestazioni di un certo livello e tono culturale come questa di Monteprandone, ma è giusto che ci siano anche proposte di base dove bisogna lavorare sempre di più per orientare la tipicità ma che sono la base e la maniera con cui le comunità locali si esprimono…

21/07/2005





        
  



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