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Ascoli: una citta’ italiana che merita di far parte del patrimonio mondiale UNESCO

Ascoli Piceno | Interesse della Confcommercio affinchè ciò avvenga.

La Confcommercio ha iniziato ad interessarsi perché la città di Ascoli Piceno, che tracima di opere d’arte, di storia e cultura, possa essere compresa nel patrimonio culturale, naturale e mondiale dell’UNESCO. Naturalmente vorremo rifarci per iniziare allo statuto-convenzione che indica gli obiettivi e gli organi statutari che saranno in questo caso deputati a curarne il mantenimento, la crescita e la diffusione del patrimonio culturale e di quello naturale che Ascoli possiede. Attualmente in Italia operano 37 associati ufficiali che come città italiane fanno parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Ci sono anche 12 città che vengono definite “non associate” ma che si attivano per propagandare in Italia l’associazione UNESCO, i siti, gli itinerari, gli eventi e le foto. Questo nostro comunicato trae anche spunto da molti politici che ci hanno da tempo sollecitato interventi a favore del riconoscimento di Ascoli città italiana patrimonio mondiale dell’UNESCO e si sono dichiarati disponibili a sostenere con possibili aiuti economici quello che appare come un dovere per noi tutti cittadini e per le amministrazioni locali e nazionali che ci guidano in quanto in un momento particolarmente difficile, e sarà sempre più difficile andando avanti, dobbiamo preoccuparci dell’incremento e del consolidamento dei posti di lavoro e della formazione dei giovani per sostenerli in una necessaria attività imprenditoriale ma non va dimenticato che Ascoli Piceno, che ha tutte le caratteristiche per svilupparsi ed essere eletta anche come patrimonio mondiale UNESCO non riceve alcuna attenzione in loco che potrebbe creare ricchezze e soddisfazioni ed interesse per gli abitanti ed i visitatori .

Ci stiamo attivando affinché l’UNESCO (United Nations Educational Scientific Cultural Organization) prenda forma anche ad Ascoli Piceno e non solo in Val d’Orcia, a Torre Annunziata, a Barumini, a Capriate San Gervasio (questo tanto per dire senza essere polemici) e pensare che le Marche una città UNESCO ce l’hanno e trattasi di Urbino e quindi una volta tanto cerchiamo di curarci la nostra roncopatia cronica organizzando un gruppo di lavoro che da questo momento reputiamo aperto a tutte le adesioni delle persone che amano l’UNESCO ed Ascoli e non intendono lasciarsi sfuggire un’occasione sulla quale non dovremo piangere quando ci accorgeremo che il “latte sarà versato”.
 

22/07/2005





        
  



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