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Turismo: Diminuiscono gli italiani in vacanza

| ROMA - Bocca (Federalberghi): occorre un patto con il governo e le parti sociali.


"La recessione, nella quale l'Italia si dibatte, ha fortemente penalizzato i consumi turistici degli italiani". È questo l'amaro commento del Presidente della Federalberghi - Confturismo, Bernabò Bocca, alla lettura dei dati sul turismo presentati il 27 luglio, dalla Federazione.
"Perdere 6 milioni di italiani solo nei mesi estivi e ridimensionare di oltre 4 miliardi di euro il fatturato vacanze 2005, rispetto all'anno scorso – ha proseguito Bocca - rappresenta una

"Caporetto" per tutti: imprenditori del settore e mondo politico. La situazione, purtroppo, rischia di portare al collasso il sistema turistico nazionale e di svilire l'immagine del Paese nei confronti della concorrenza mondiale".

Quali dunque le misure da adottare? Secondo il Presidente degli albergatori italiani "occorre stringere un patto con il Governo e le forze sociali per contenere prezzi e tariffe di tutta la filiera del turismo, per ridurre la crescita dei costi per le imprese e favorire l'occupazione con interventi di sostegno. La Legge Finanziaria per il 2006 deve affrontare con coraggio iniziative in campo fiscale, infra-strutturale e della promozione. Occorre allineare l'Iva a quella dei nostri principali competitori (Francia e Spagna), orientare allo sviluppo turistico le infrastrutture nel Mezzogiorno, destinare alla promozione investimenti importanti".

"Bisogna, insomma, - ha concluso Bocca - dimostrare con i fatti di credere in questo settore economico, abbandonato dall'interesse centrale del Governo, abbandonato dall'interesse collettivo delle Regioni, abbandonato a se stesso, quasi che 2 milioni di occupati annui ed il 12 per cento del Pil fossero poca cosa".

I risultati presentati oggi, nell'ambito del programma "Check Turismo 2005", varato dalla Federazione ad inizio estate, sono il frutto di due studi: il primo, realizzato dall'Osservatorio Turistico - Alberghiero della Federazione, riguardano i pernottamenti alberghieri di italiani e stranieri da gennaio a maggio; il secondo, stilato dalla Federalberghi con il supporto tecnico dell'Istituto Dinamiche, analizza i consumi turistici degli italiani nel periodo da giugno a settembre.

In particolare, dai dati emerge che da gennaio a maggio di quest'anno, rispetto allo stesso periodo del 2004, gli alberghi italiani hanno registrato 74,6 milioni complessivi di pernottamenti, rispetto al 75,1 milioni dell'anno scorso, per una perdita dello 0,7 per cento. Gli stranieri, invece, hanno leggermente risollevato l'andamento generale, facendo segnare un aumento del 2,8 per
cento,.

Per l’estate attuale, si parla di vero e proprio crollo delle vacanze degli italiani: sono infatti il 48,7 per cento, rispetto al 62,2 per cento dell'estate scorsa, gli italiani maggiorenni che hanno già fatto o si apprestano a fare vacanze da giugno a settembre. Coloro che sono rimasti a casa sono quindi 22,9 milioni, rispetto ai 16,9 milioni dell'estate 2004. Tra le cause, motivi economici, di lavoro e familiari.

Che la crisi economica "morda" il portafogli degli italiani, lo si riscontra anche dal travaso di turisti che dall'Italia hanno scelto mete estere più economiche della nostra: le mete estere privilegiate dagli italiani sono essenzialmente quelle a basso costo. In prima linea il mare: il 71,9% ha preferito la spiaggia; segue la montagna con il 18,7% delle preferenze rispetto al 13,6 dell'estate 2004 e le località termali con il 2,3% rispetto all'1,7% del 2004.

Quanto ai mesi più gettonati, agosto continua imperturbabile a farla da padrone (61%), seguito da luglio (16,7%) e giugno (10,5%). Chiude settembre che non muta dal 2004 attestandosi anche quest'anno al 9,5% della quota di mercato.

(Fonte aise)

29/07/2005





        
  



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